La reazione
Forza Italia, Brunetta a Napolitano: "Riforme? Tutta retorica"
"Chi mi attacca non mi intimidisce. Io resto al mio posto". Giorgio Napolitano nel suo discorso di fine anno ha ribadito la sua volontà di restare al Colle ma ha messo un paletto: "Non sarò qui a lungo. Se non si faranno le riforme non resterò un solo giorno di più". Alle parole di Re Girogio ha risposto subito Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia: "Rischio di retorica da Napolitano: la realtà è altra. Con Parlamento delegittimato e governo inadeguato riforme impossibili. Subito al voto", ha cinguetatto Brunetta su twitter. Poi arriva anche la bordata di Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato: "Giusto criticare tendenze distruttive, ma chi distrusse il governo Berlusconi frutto di un libero voto?". Per Roberto Formigoni, quello di Napolitano invece è "un bel discorso, impregnato di grande realismo, con la doverosa centralità riservata all’ascolto delle sofferenze degli italiani": "Il Presidente Napolitano - conclude Formigoni - ha sottolineato con forza la necessità assoluta delle riforme e ha dato speranza per il futuro". Mentre Daniela Santanchè afferma che "il discorso di Napolitano è deludente: sul suo strapotere, excusatio non petita... Unica nota positiva è che ha fatto intendere che non resterà per molto nella istituzione più costosa d’Italia". Di tutt'altro segno le reazioni del premier Enrico Letta: "Esprimo totale sintonia con le parole e gli auspici del messaggio del Capo dello Stato. L'Italia che vuole rialzarsi e costruire con opportune e tempestive riforme si riconosce nei toni e nell'orizzonte delineato dal Presidente Napolitano". Anche il segretario del Pd Matteo Renzi commenta il messaggio del Presidente. Lo fa lanciando un tweet in rete. "Lavoro, coraggio, riforme. Senza perdere più tempo, auguri caro Presidente". Il ministro delle riforme Gaetano Quagliariello commenta: "Avanti con riforme e cambiamento". Il capogruppo alla Camera di Ncd Fabrizio Cicchitto scrive: "Il presidente Napolitano ha posto il Paese di fronte a quelli che sono i problemi di fondo per ciò che riguarda le istituzioni e l'economia".