Il nodo della riforma elettorale
Berlusconi affida a Verdini la riforma elettorale
C'è il Silvio Berlusconi che al brindisi di Natale in San Lorenzo in Lucina parla davanti a tutti, suona la carica in vista delle elezioni e attacca le toghe, e poi c'è quello che ai margini dell'incontro tira le fila della sua Forza Italia. O almeno ci prova. Già, perché il Cavaliere ha molti dubbi sui nomi su cui puntare. Il nuovo organigramma del partito non arriva nemmeno dopo il vertice con lo stato maggiore azzurro (Romani, Brunetta, Gelmini, Bernini, Verdini, Santanchè, Fitto, Gasparri, ma anche il direttore del Tg4, Giovanni Toti). L'incontro con Nardella - Berlusconi attende. E spiega: "Ci sono troppi veti incrociati, vi dividete su tutto, capite che così ho difficoltà a decdiere. E poi la situazione è in totale movimento". Così, all'orizzonte, almeno fino al termine di gennaio, non si vede l'Ufficio di presidenza in cui dare vita al giro di nomine. Ora il Cav vuole risolvere i primi problemi interni, ben esemplificati dal caso che ha avuto come protagonista Renato Brunetta, finito sul "banco degli imputati" per aver incontrato Dario Nardella, braccio destro di Matteo Renzi, per discutere di riforma elettorale. Brunetta in panchina - Nell'incontro tra Brunetta e Nardella, stando alle indiscrezioni di stampa, il forzista avrebbe aperto al Mattarellum corretto con premio di maggioranza, un modello molto gradito al sindaco di Firenze. Una "iniziativa non concordata" per i colleghi azzuri. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, un piccato Verdini avrebbe commentato: "Ma siamo matti? Con un sistema come quello siamo rovinati". Un'argomentazione che deve aver convinto Berlusconi, che ha poi chiarito: "D'ora in poi sulla legge elettorale ci si muove di concerto". Quindi la "promozione" di Verdini: "La seguirà lui, che è quello che meglio conosce l'argomento, insieme ai capigruppo e a Sisto". Silvio congela tutti - Brunetta, dunque, finisce in panchina. Silvio congela le nomine nel partito e congela pure l'ex ministro. Secondo le indiscrezioni di stampa, inoltre, Berlusconi non ha gradito il fatto che Brunetta si sia fatto "scoprire": l'incontro con Nardella segreto era e segreto doveva rimanere. Contro il capogruppo, infine, in serata arriva un nuovo indiretta critica. Nel suo discorso nella sede di Forza Italia, Berlusconi ha puntato il dito contro "il Mattinale", la newsletter ideata da Brunetta", che istruiva i deputati azzurri su come, eventualmente, aprire una procedura di impeachment contro Napolitano. "Fate quello che volete, dite quello che pensate - ha detto ai suoi l'ex premier -. Ma non mettetemi in bocca cose che non ho mai detto. Io non ho mai chiesto l'impeachment".