"Sarò matto ma...vinceremo"
Berlusconi: "La magistratura gode di privilegi medievali"
Con un ritardo di quasi due ore rispetto all'appuntamento fissato per le 19, Silvio Berlusconi arriva nella sede nazionale di Forza Italia, in piazza San Lorenzo in Lucina, a Roma. L'occasione è quella del tradizionale brindisi di auguri con i parlamentari azzurri, italiani ed europei. Il Cav prende la parola e lancia subito la volata: "Siamo super preparati. Sarò matto, sarà una follia - ha detto secondo quanto riferito dai presenti -, ma sono sicuro che cresceremo ancora per il prossimo appuntamento delle europee, o per altri appuntamenti che potrebbero arrivare". L'ex premier ribadisce: "Nel '94 mi diedero del pazzo quando dissi che saremmo andati al governo. Beh, io ho ancora questo convincimento". Il tema delle riforme - Berlusconi poi smentisce alcune indiscrezioni di stampa: "Leggo sui giornali che non avrei simpatia per il partito e che privilegerei i club Forza Silvio. Ma siamo matti? Dove andremmo a finire senza il partito?". Dopo le premesse, Silvio passa all'attacco e ribadisce la necessità di cambiare l'assetto istituzionale del Paese. Obiettivo, quello di dare più poteri decisionali al governo, come quello sulla decretazione d'urgenza, oltre alla necessità di una sola Camera che approva le leggi. Il leader di Forza Italia rilancia anche sull'elezione diretta del Capo dello Stato, avvertendo però che le riforme saranno possibili solo con un partito che avrà la maggioranza, "solo se i cittadini voteranno per Forza Italia". Berlusconi ha ribadito: "Questo paese è ingovernabile, l'assetto istituzionale è stato fatto per vietare e non consentire decisioni. Va assolutamente cambiato". Contro le toghe - Un passaggio dell'intervento di Berlusconi è riservato alla giustizia. "Dobbiamo chiarire agli italiani che siamo in una Repubblica giudiziaria", ha detto di fronte ai suoi Parlamentari. Nelle ultime ore, ad alimentare il sentimento anti-toghe del Cav, il rifiuto dei giudici di concedere il permesso di recarsi all'estero per il vertice del Ppe. "Serve una vera riforma della giustizia - ha aggiunto Berlusconi -, per farla funzionare come negli altri Paesi. In Italia un giudice se sbaglia non paga mai, è impunito. La magistratura gode di un privilegio medievali, quello di potersi giudicare al suo interno". Parlando del rifiuto alla trasferta all'estero, Berlusconi ha chiosato: "Solo in Italia alla magistratura è consentito fare tutto, hanno un vero e proprio strapotere. Ancora una volta sono i giudici a decidere sulla libertà delle persone. Ho subito un altro sopruso, fanno quello che vogliono". Il colpo di Stato - Quindi il leader di Forza Italia ribadisce: "Contro il centrodestra sono stati messi a punto quattro colpi di Stato dal '94 ad oggi", l'ultimo dei quali con la condanna Mediaset e l'espulsione dal Parlamento. Ma Berlusconi si concentra sul 2011, quando fu costretto a dimettersi e a dare vita a un governo di larghe intese, il governo tecnico di Mario Monti. Allora, spiega il Cav, "ci fu la regia del Capo dello Stato", che "mentre il mio governo era ancora in carica già riceveva al Quirinale Monti e Passera per discutere dle programma". L'ex premier rilancia la sfida a Giorgio Napolitano, che lunedì attaccato criticato Berlusconi per il fatto che aveva evocato "immaginari colpi di Stato e oscuri disegni cui non sarebbero estranee le nostre più alte istituzioni di garanzia". Il Cav avrebbe poi ribadito: "Sinistra e Magistratura democratica si mettono d'accordo al solo scopo di eliminarmi".