Lo scenario

Napolitano e il piano per tenere in vita Letta

Lucia Esposito

Giorgio Napolitano e in generale l'asse governativo è il vero sconfitto delle primarie del Pd. Perché la strabiliante vittoria di Matteo Renzi, l'arrivo di un uomo di rottura alla segreteria del Pd, incrina il piano delle larghe intese voluto da Letta e dal presidente della Repubblica. Ma Re Giorgio ha già un piano. Un piano che si sta già srotolando ed è cominciato con la telefonata al nuovo segretario del Pd. Una telefonata di congratulazioni che è anche l'avvio di un dialogo. Napolitano sa che la tenuta del governo deve passare da Matteo Renzi e quindi per mettere al sicuro Letta è necessario un accordo. Secondo quanto scrive il Giornale il patto a cui il Presidente pensa è un accordo un un programma di governo. Un "pacchetto di cose" da fare entro il 2014, prima tra tutte la legfge elettorlae, Ma anche la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo perfetto. Insomma, una serie di riforme che piacciono a Renzi e che fanno parte del suo "dna" politico.  Accordo Enrico e Matteo - Ieri Renzi e Letta si sono incontrato, un incontro da cui entrambi sono usciti sorridenti. "Lavoreremo insieme", hanno scritto in un comunicato congiunto. Ma si sa, Matteo lo ha sempre detto che "starà col fiato sul collo di Letta". I due sembrano aver trovato un equilibrio, ma a creare altro collante ci penserà anche Napolitano che lavorerà su questo fronte con Matteo Renzii. Tutto dipende da quello che accadrà nei prossimi mesi. Certo è che davanti all'immobilismo di Letta, Renzi potrebbe essere tentato dalle sirene di Berlusconi e di Grillo che spingono per una nuova legge elettorale e per il voto subito. Il sindaco di Firenze potrebbe prendere la scorciatoia, non aspettare la scadenza naturale di Letta, per arrivare a Palazzo Chigi. O almeno provarci.