La carica dei falchi
Santanchè, Bondi, Biancofiore&Co.Ecco tutti gli "irriducibili"della decadenza di Berlusconi
Dopo la decadenza di Silvio Berlusconi cambiano gli equilibri, nel governo ma anche nel centrodestra. La "fucilazione" del Cav a palazzo Madama a tanti è sembrata una sorta di sipario che si chiude sui vent'anni del berlusconismo al potere. Ma bastano pochi giorni per capire che sondaggi alla mano, la decadenza in realtà è stata invece un elisir di giovinezza per la nuova Forza Italia e per i fedelissimi del Cav. Le colombe e gli alfaniani hanno votato contro la decdenza di Silvio ma hanno giurato fedeltà a Letta. I falchi invece sono tornati ancora una volta in pole position annunciando venti di crisi e facendo della decadenza del leader una bandiera da portare in alto in vista di un voto anticipato. Minzolini - I fedelissimi di Silvio, grazie alla decadenza hanno ritrovato vigore. Il primo a rialzare la testa è stato Augusto Minzolini: "Nella vicenda Berlusconi i nostri oppositori devono calcolare una cosa: la decadenza di Berlusconi fa scattare un'indignazione nei nostri mondi di riferimento e il centrodestra complessivamente aumenta nei consensi. Berlusconi resterà un simbolo ed un simbolo della malagiustizia che fortifica la nostra area". "Noi - ha detto ancora- abbiamo il problema del candidato premier, ma lo tireremo fuori al momento giusto. Se deve essere un colpo a sorpresa certo non lo annunciamo prima". La Biancofiore - Poi è arrivato il turno di Michaela Binacofiore. Anche lei grida vendetta e ormai è sicura che il governo, proprio grazie alla decdenza di Silvio, avrà vita breve: "Sono convinta che il 9 dicembre questo governo cadrà, indipendentemente da chi avrà vinto le primarie. Alzando quella cresta che non ha e che non si può permettere di avere, Alfano adesso rivendica una sorta di Golden Share nell’esecutivo. Mi chiedo per quale motivo non abbia posto le stesse condizioni programmatiche una settimana fa, minacciando la crisi in caso di decadenza di Berlusconi. Noi le avremmo senz’altro appoggiate". Bondi - Sandro Bondi invece, passata la tempesta della decadenza sente il vento in poppa e allora continua a regolare i conti con gli "scissionisti" di Alfano: "In questi anni il presidente Berlusconi ha compiuto un grave errore: quello di raccogliere per strada dei vecchi politici che erano da rottamare già nel 1994". Il senatore FI parla di "banderuole continuamente alla ricerca di un tram su cui salire per continuare il loro viaggio nel comodo mondo del potere". Poi l'ex ministro attacca anche il Colle: "Ormai la politica la gestisce Napolitano. Da una repubblica parlamentare siamo passati senza saperlo a una repubblica presidenziale e domani, come l’ottimo Crozza ha intuito, a una monarchia costituzionale". Santanchè - Infine tra gli irriducibili c'è Daniela Santanchè che spera in un voto anticipato per tornare a vincere col Cav: "Con la decadenza c'è stata l'apertura della campagna elettorale. Ed è questo il segnale, grazie a Forza Italia che viviamo ancora in un Paese libero e non in una democrazia dimezzata e mutilata. Forza Italia non si ritira a vita privata, come spererebbero alcuni. Quanto accaduto a Berlusconi invece di indebolirci - assicura la deputata FI - ci ha reso molto più forti".