La visita di Putin
Putin assume Prodi per il G8 di Sochi
Pure Putin "tradisce" Silvio. Un nuovo impegno della Russia nel Sahel. Questo uno dei risultati concreti emersi dall’incontro che il presidente russo Vladimir Putin ha avuto nel pomeriggio con Romano Prodi, ex premier e attualmente presidente del gruppo di lavoro Onu-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa. Un colloquio che si è prolungato oltre i termini di protocollo e che ha riguardato soprattutto il rinnovato impegno della Russia in Africa ed i rapporti tra Russia ed Europa. Non solo. Putin gli ha chiesto anche di collaborare per il G8 di Sochi: il tema è quello dalla migrazione che è affine a quello che Romano ricopre adesso in qualità di invuiato speciale dell'Onu per il Sahel. "L'incontro è andato molto bene - riferisce Prodi - abbiamo parlato a lungo della vicenda del Sahel e del ruolo che la Russia intende avere".L’ex premier ha spiegato al presidente russo la nuova impostazione strategica da lui proposta in Consiglio di sicurezza Onu. Putin si sarebbe dichiarato disponibile ad un impegno diretto della Russia stessa nella nuova strategia di aiuti al Sahel, per i quali si prevede non più solo un impegno finanziario, ma interventi diretti per la costruzione di infrastrutture, scuole e ospedali. In disaccordo - "Vogliamo stimolare una concorrenza virtuosa tra donatori", ha spiegato Prodi. Putin si è dunque mostrato disponibile ad un impegno del suo Paese per gli aiuti nel Sahel in un quadro di maggiore impegno russo in Africa. Il presidente della Federazione russa ha anche chiesto a Prodi di seguire il tema dell’emigrazione che sarà al centro del prossimo G8 presieduto dalla Russia. L'ultima parte del colloquio si è invece incentrata soprattutto sui rapporti tra Russia ed Europa. "Io con Putin - aggiunge Prodi tornando sul suo colloquio di ieri - non ho parlato di problemi interni alla Russia perchè non era il mio mestiere in quel momento. Lo avevo fatto - puntualizza - in altre occasioni in passato e avevamo discusso anche bene. Ieri comunque abbiamo avuto forti diversità di vedute sul problema dell’Ucraina e sui rapporti tra Unione Europea e Russia". "Ho detto a Putin - spiega ancora - che l’Ucraina è veramente un ponte naturale, che senso ha litigare quando ci sono le possibilità di accordo? L’Europa dipende dalla Russia per l'energia ma la Russia non può diventare un paese interamente moderno se non ha un legame con l’Europa".