Schiaffi incrociati
Grazia Berlusconi, Forza Italia contro Napolitano: "Uomo di parte"
Il presidente tira uno schiaffo a Silvio Berlusconi e Forza Italia non porge l'altra guancia. Dal partito del Cavaliere volano accuse durissime verso Giorgio Napolitano, che in una nota ufficiale ha chiuso definitivamente ad ogni ipotesi di grazia, esprimendo inoltre preoccupazione per la manifestazione indetta dagli azzurri per mercoledì 27 novembre per protestare contro "l'omicidio politico" del loro leader. "La nota del Quirinale dimostra inequivocabilmente che il Presidente della Repubblica non intende utilizzare le prerogative che la Costituzione gli assegna al fine di sanare una grave ingiustizia, di rendere il merito dovuto a chi come nessun altro ha servito l’Italia sia nel campo economico che nella sfera politica e istituzionale, contribuendo al prestigio dell’Italia nel mondo e cercando di pacificare finalmente un Paese diviso da profonde contrapposizioni politiche", commenta il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi, secondo cui "il capo dello Stato si assume in questo modo una grande responsabilita". Di "dolore, delusione, sconcerto" parla Renato Brunetta: "La nota del Capo dello Stato lo ripropone purtroppo come uomo di parte". E Maurizio Gasparri rivendica il diritto a scendere in piazza per difendere Berlusconi: "Cioè, Napolitano ci avverte che non possiamo nemmeno esprimere pacificamente il nostro dissenso per l'aggressione a Berlusconi? In un’Italia in cui si assiste con sempre più frequenza a manifestazioni violente su cui non ricordo note preventive delle massime istituzioni? In un'Italia in cui su altre vicende il Quirinale fa note di plauso per una tutela preventiva ad altre personalità dello Stato?". Le parole d'ordine sono ricorrenti: "omicidio politico" (Luca d'Alessandro, segretario della commissione Giustizia della Camera), "golpe", "danni alla Costituzione, alle Istituzioni, alla democrazia" (Maurizio Bianconi) che "solo la storia giudicherà".