Contro la linea
Gregoretti, il Senato vota: sì al processo contro Salvini. Sorpresa sul tabellone: chi ha disertato a sinistra
L'aula del Senato ha votato: Matteo Salvini andrà a processo per il caso Gregoretti. Palazzo Madama ha di fatto accolto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro degli Interni e leader della Lega, bocciando l'ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d'Italia. Il documento chiedeva di dire "no" al processo a Salvini, accusato di sequestro di persona dal Tribunale dei ministri di Catania, e quindi di ribaltare il voto della Giunta delle immunità il 20 gennaio scorso. La Lega non ha partecipato al voto uscendo dall'Aula. Alle 19 di stasera la comunicazione ufficiale, ma non ci saranno sorprese. Leggi anche: "Colleghi, la ruota gira". Casini, ovazione al Senato per il suo "no" al processo contro Salvini Occhi puntati, però, sul tabellone: si segnalano alcune luci spente nell'area dei senatori di Italia Viva (Renzi aveva annunciato voto favorevole al processo, pur non condividendo l'idea che la scelta di Salvini sia un reato) e qualche luce verde, come quella di Pier Ferdinando Casini del Misto che ha annunciato in aula di essere contrario al processo. Tensione in aula dopo il discorso di Salvini, che ha chiesto ai suoi di uscire dall'aula e lasciar decidere al giudice, convinto che tutto finirà con una archiviazione. Spintoni tra senatori leghisti e grillini dopo il discorso dell'ex ministro.