Panico nel Carroccio
Gregoretti, Matteo Salvini scherza col fuoco. Retroscena Lega: "Sono pronti a disobbedirgli in aula"
La Lega pronta a disobbedire a Matteo Salvini sul caso Gregoretti e a votare contro il rinvio a giudizio dell'ex ministro degli Interni. Lo riferisce il Tempo, alla vigilia della votazione in Senato. Situazione surreale: gli alleati Fratelli d'Italia e Forza Italia presenteranno una mozione per dire no alla richiesta di processo, Pd e M5s sono invece favorevoli, Italia Viva ancora incerta. E i leghisti? Il capo vuole andare dritto contro il muro del processo e anche il suo intervento in Aula, previsto in mattinata, sarà una sfida ai giudici e una rivendicazione dell'orgoglio di aver difeso la sicurezza nazionale tenendo bloccati sulla nave quei 131 migranti, lo scorso luglio. Leggi anche: "Il segnale da Renzi". Oltre la Gregoretti: Italia Viva-Salvini, un patto pazzesco? "Io non scappo, non ho paura. Tanti mi dicono di essere preoccupati: confido che ci sia giustizia al di là di tutto e di tutti. Vado a testa alta, sempre e comunque", assicura Salvini. Ma nel Carroccio molti sono di parere opposto, a cominciare dalla ex ministra Giulia Bongiorno e Giancarlo Giorgetti, preoccupatissimi dai risvolti penali (Salvini rischia 12 anni di carcere per sequestro di persona) e pure da quelli economici (perché gli avvocati costano, e sarebbero oneri per le casse della Lega). L'opzione "morbida" prevede che i leghisti restino in aula e non votino. Quella "hard", che abbandonino Palazzo Madama in segno di protesta. Quella all'insegna della realpolitik, invece, suggerisce un "segnale" da Italia Viva: se davvero i renziani voteranno per salvare Salvini, possibile che i leghisti colgano la palla al balzo, volente o nolente il Capitano.