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Stefano Bonaccini insiste sullo ius soli: "Serve in un Paese civile". Borgonzoni: "Pensi ad altro"

Caterina Spinelli
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Stefano Bonaccini non ha fatto in tempo a tornare alla sua poltrona di governatore dell'Emilia Romagna, che subito invoca la cittadinanza a tutti. "Sullo Ius soli penso sia un provvedimento che sarebbe giusto per un Paese civile", ha esordito durante una conferenza stampa nel suo comitato elettorale, a Casalecchio. Il dem infatti ha preso la palla al balzo, ovviamente a urne chiuse, per rilanciare la proposta del Pd: concedere la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri. Leggi anche: Gianfranco Pasquino frena il Pd: "Trasferire il sistema Emilia-Romagna a livello nazionale è arduo" Immediata la replica della sua ex (per modo di dire) avversaria, Lucia Borgonzoni: "Alla faccia del voto regionale, Bonaccini parla di ius soli e di togliere i decreti sicurezza... Pensi a riaprire i punti nascita che ha chiuso". Se queste solo le premesse del dem appena rieletto, gli emiliano-romagnoli sono messi male. 

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