Vicepresidente della Camera

Si "dimentica" il grillinoAggredita da 30 deputati 5 Stelle

Matteo Legnani

Urla, insulti, accuse. E la richiesta di acquisire i filmati di quanto accaduto poco prima in Aula. E' finita così, con una quasi-rissa in Transatlantico, la seduta di oggi a Montecitorio. Da una parte una trentina di deputati del Movimento 5 Stelle inferociti, dall'altra la deputata Pd e vicepresidente di Montecitorio Marina Sereni. Un quarto d'ora di tensione, con la Sereni difesa da alcuni compagni di partito che poi si sarebbe lasciata andare a un liberatorio "mi sono proprio rotta i coglioni...". Era successo che poco prima, intorno alle 14, la Sereni avesse messo fine al dibattito in aula, scordandosi che c'era ancora un deputato grillino iscritto a parlare. Da lì allo scontro il passo è stato cortissimo. E non solo per la nota tendenza grillina a evocare cospirazioni: già in precedena, in settembre e in ottobre, quando le era toccato sostituire la Boldrini, la Sereni aveva zittito o interrotto due deputati grillini: Carlo Sibilia e Manlio Di Stefano. Ma la "tenzone" sereni-5 Stelle era forse iniziata a distanza nel mese di maggio, quando nel corso di una puntata di Porta a Porta la vicepresidente della Camera aveva candidamente spiegato che no, il Pd non aveva mai avuto intenzione di andare al governo con i 5 Stelle. E che il corteggiamento a Grillo mirava soltanto all'ottenimento della fiducia nei confronti di un esecutivo a guida Bersani.