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Pietro Senaldi: "Evviva la legittima difesa, ma la sinistra piange su citofono e immigrati"
Legittima difesa. Mario Cattaneo, l'oste lombardo che tre anni fa sparò e uccise un rapinatore che si era intrufolato nella notte con due complici nella sua osteria, è stato assolto. Evviva. Salvini esulta: «Merito della legge che abbiamo fatto approvare l' anno scorso». In realtà con Cattaneo fanno festa tutto il suo paese e mezza Italia, quella che l' aveva sostenuto fin dal primo momento: trenta sindaci del Lodigiano organizzarono una fiaccolata di solidarietà all' indomani dell' accaduto e la Regione Lombardia stanziò 30mila euro per la difesa del ristoratore. Leggi anche: Senaldi smonta la sardina Santori in diretta tv Il solo a non stappare è il pubblico ministero e, con tutto il rispetto, ci fa piacere. Il magistrato aveva chiesto oltre tre anni di carcere per eccesso di legittima difesa. E viene da chiedersi come gli sia venuto in mente. Se Cattaneo, al quale il colpo è partito durante la colluttazione con i tre criminali che gli volevano strappare di mano il fucile, fosse stato condannato, ci sarebbe stato da chiedersi se la giustizia sta con il criminale o con chi lo combatte. La notizia dell' assoluzione è arrivata nello stesso giorno in cui il generale dei carabinieri, Giovanni Nistri, ha reso noto che il 2019 è stato l' anno con meno crimini del decennio. E questo non è un caso, visto che è stato anche l' unico anno nel quale al Viminale sedeva un leghista. Lotta a mafia, immigrazione clandestina e criminalità generica: Salvini ha ripreso il discorso da dove lo aveva lasciato Roberto Maroni, altro leghista e ultimo ministro dell' Interno ad avere lasciato il segno prima di Matteo. Il teorema non è complesso. Se il governo dimostra di avere come priorità la sicurezza dei cittadini e la lotta ai delinquenti, questi ultimi prendono nota e si comportano di conseguenza. La legge che amplia i confini della legittima difesa e il decreto sicurezza sono un deterrente che scoraggia i criminali e riduce i reati. La sinistra, che piange al citofono se Salvini disturba la privacy di negozianti sospettati di smerciare droga o dà la caccia a spacciatori immigrati con precedenti penali, dovrebbe tenerlo a mente. La lotta ai delinquenti veri non si fa abolendo i termini di prescrizione a processi che per la loro lunghezza vengono costantemente condannati dall' Europa, bensì permettendo di difendersi a cittadini che lo Stato non è in grado di proteggere e dando a polizia e carabinieri le armi e i mezzi per garantire ordine pubblico e sicurezza. di Pietro Senaldi