Fuga verso il Pd

Luigi Di Maio, no a Bonaccini in Emilia Romagna? Verso la scissione M5s: ecco chi lascia

Giulio Bucchi

Si trincera dietro lo statuto, Luigi Di Maio, per bloccare le tentazioni nel M5s di allearsi con il Pd in Emilia Romagna e sostenere il candidato governatore Stefano Bonaccini. Quel "non possiamo", però, anziché compattare il Movimento dopo il traumatico voto online degli iscritti alla piattaforma Rousseau, che ha ribaltato la linea politica portata avanti dallo stesso Di Maio, ha al contrario fatto esplodere la rivolta dei grillini emiliani in vista delle regionali del 26 gennaio prossimo.   Leggi anche: "Quattro scappellotti e hanno ricominciato a cantare Bandiera rossa". Paolo Mieli fa a pezzi Di Maio e M5s I 5 Stelle andranno da soli, con un proprio candidando, sfidando Bonaccini e la sfidante della Lega Lucia Borgonzoni. Il rischio, sondaggi alla mano, è che il Movimento venga stritolato. Anche per questo c'è chi, ricorda il Quotidiano nazionale, ha proposto un nuovo quesito su Rousseau (per esempio, Roberta Lombardi) per decidere se allearsi o meno con i dem. Idea che però trova l'opposizione dei fedelissimi di Di Maio. Così secondo QN si starebbe facendo strada un'altra, clamorosa ipotesi: "Lo scenario potrebbe portare alcuni esponenti locali a un clamoroso addio per accettare le avances di Bonaccini, che avrebbe pronti alcuni posti nella lista del presidente". Girano già alcuni nomi dei presunti "voltagabbana": "Silvia Piccinini e Raffaella Sensoli, che hanno chiesto pubblicamente un dialogo con il Pd, ma anche il capogruppo Andrea Bertani ci starebbe pensando seriamente".