Il retroscena

Luigi Di Maio, la telefonata per "implorare perdono" a Beppe Grillo (infuriato): "Vediamoci, ti spiego tutto"

Cristina Agostini

Beppe Grillo è infuriato con Luigi Di Maio e tra i Cinque stelle c'è chi pensa a un colpo di scena: "Facciamo refresh sulla pagina del blog ogni dieci secondi per vedere se arriva la bomba". Perché questo è il clima. Per questo Di Maio ha provato a disinnescare l'ordigno: "Beppe, ora parlo io, voglio spiegarti come stanno le cose, vediamoci", gli ha detto al telefono secondo quanto riporta un retroscena de Il Corriere della Sera. E oggi 23 novembre Di Maio e Grillo si vedranno. Dopo il voto su Rousseau il comico è arrabbiatissimo e tentato da gesti clamorosi perché lui era espressamente contrario a un voto in Emilia-Romagna, che mette in difficoltà Pd e governo, ma Di Maio non lo ha voluto ascoltare e ha forzato la mano, allestendo in pochissimo tempo con Davide Casaleggio e Pietro Dettori il quesito. Per questo Di Maio è sotto processo, non ha più il controllo dei gruppi e anche i suoi fedelissimi gli hanno voltato le spalle. Rischia la leadership e "vuole implorare perdono", mormora un big 5 stelle. "Non ce la faccio più a stare in prima linea così. Tutti chiedono condivisione, tutti contestano l'uomo solo al comando, ma poi al momento buono si sfilano tutti. Perché nessuno ci ha messo la faccia sull' Emilia-Romagna?", si sfoga il capo politico.  Leggi anche: "Per oltre il 72 per cento il Movimento 5 Stelle...". Un sondaggio da incubo: Di Maio mai così in basso Di Maio vuole chiudere questo governo e l'alleanza con il Pd, per questo si è riavvicinato ad Alessandro Di Battista: "Sono tornati in asse, si sentono tutti i giorni". Lo scenario potrebbe essere questo: dramma del Pd il 26 gennaio in Emilia Romagna, cade il governo, Di Maio resta capo politico e magari futuro ministro, Di Battista torna capo parlamentare, riavvicinamento con la Lega di Matteo Salvini. Grillo deluso, si chiama fuori.