Trappolone

Enrico Costa, la proposta al Pd su prescrizione e processi. Mina Forza Italia, salta in aria il governo?

Caterina Spinelli

L'alleanza Pd e Cinque Stelle non può ancora ritenersi consolidata. A mettere i bastoni fra le ruote del Conte bis è Enrico Costa. L'ex viceministro della Giustizia ai tempi di Angelino Alfano, ora in quota Forza Italia, ha posto i dem di fronte a due proposte molto appetitose. Si tratta dell'abolizione della prescrizione targata Alfonso Bonafede (reintroducendo quella varata dal Orlando nella scorsa legislatura) e l'estinzione dei processi dopo due anni in appello e uno in Cassazione. "Scelgano cosa approvare e facciamolo rapidamente" sollecita Costa in quella che sembra una vera sfida che, se accettata, secondo il Corriere della Sera metterebbe a fortissimo rischio la maggioranza al governo. Leggi anche: Bonafede dribbla le critiche del Pd: "Io manettaro? Lo dice solo Salvini" Proprio nella notte di lunedì 19 novembre, Palazzo Chigi ha assistito all'ennesima fumata nera. Nessun accordo per quanto riguarda la riforma dei processi penali. Da una parte il Guardasigilli che è riuscito a garantire, per gli imputati assolti, una corsia preferenziale al fine di chiudere in breve tempo i giudizi successivi, e un accesso agevolato ai risarcimenti previsti per i danni giudiziari se il giudice dichiara che il processo è andato oltre la ragionevole durata. Dall'altra il Pd, che continua a considerare inaccettabile un processo potenzialmente senza fine dopo il primo grado. Insomma, l'ennesima rogna nelle mani di Giuseppe Conte che, da buon avvocato, non potrà tirarsi indietro.