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Paolo Becchi sulla riforma segreta del Mes: "Se fosse vero Conte rischierebbe almeno 5 anni di reclusione"

Caterina Spinelli

Se quanto emerso su Giuseppe Conte e il patto segreto stipulato con l'Unione Europea fosse vero, il premier incapperebbe in grossi guai. Il rischio, per aver gestito la riforma del Mes in totale segretezza, è "la reclusione non inferiore a 5 anni". Parola di Paolo Becchi, che sul suo profilo Twitter denuncia "il modo in cui Conte e Tria hanno gestito tale riforma contro il parere del Parlamento e contro gli interessi nazionali". Per il filosofo si tratta di "un attacco gravissimo al nostro ordinamento democratico e alle nostre istituzioni" e per il quale i giudici devono riserbare un'adeguata "punizione".  Leggi anche: Giorgia Meloni, lo sfogo contro Conte: "Il patto segreto per il Mes sarà una super Troika onnipotente" La riforma prevede infatti l'introduzione di un meccanismo di stabilizzazione dei rischi sui debiti sovrani, facendo in modo che le procedure e le condizioni per ricorrere agli aiuti dello stesso siano automatiche. Una situazione che crea indubbiamente disagi a quei Paesi che, come l'Italia, presentano difficoltà economiche. Non solo, perché questo comporterebbe che il nostro Paese versi altri soldi senza avere la certezza di poter mai beneficiare di alcuna assistenza. Insomma, una vera e propria beffa che, ancora una volta, grava sulle spalle degli italiani.  Nessun giudice vuole occuparsi di questo? Chiunque, incaricato dal Governo italiano di trattare all'estero affari di Stato, si rende infedele al mandato è punito, se dal fatto possa derivare nocumento all'interesse nazionale, con la reclusione non inferiore a 5 anni. (264 cp)— Paolo Becchi (@pbecchi) November 18, 2019