Le prime grane da leader
Nuovo Centrodestra, si cambia già il nome? E Alfano è già al verde
Il leader Angelino Alfano comincia a fare i conti con tutto ciò che comporta guidare un partito. Si parte dalle basi, dal nome della formazione. Non c'è solo la grana-Bocchino (Italo aveva già depositato il marchio "Nuovo Centrodestra" anni fa, e ora Angelino dovrà bussare alla sua porta per poterlo utilizzare), ma c'è anche chi vuole già cambiare il nome della formazione. Il problema è "berlusconiano": come il Cav non sopportava l'acronimo Pdl, diversi "nuovocentrodestristi" non gradiscono la sigla Ncd. Acuta l'osservazione di un deputato alfaniano: "No, Ncd proprio non va bene. A me ricorda Ncc". Ncc, nozione importante per chi non fosse romano o romanocentrico, è la sigla degli autisti delle auto nere, deglia autisti privati che fanno concorrenza ai taxi. Insomma, qualcosa (già) si muove e il nome del partito potrebbe essere cambiato mentre il partito stesso è ancora in culla. Nomi e conti - Le grane del leader Alfano non sono certo finite. Come in ogni buon partito che si rispetti, c'è chi storce il naso per le prime nomine, ossia quelle sui capigruppo di Camera e Senato, rispettivamente Enrico Costa e Laura Bianconi. Due nomine che, non a caso, sono stato subito pollate come "provvisorie". Capigruppo precari, insomma. Come precari - terzo e ultimo capitolo delle grane di Angelino - sono i conti. Già, perché come spiega Franco Bechis su Libero di martedì 20 settembre, dove ha fatto i conti in tasca agli alfaniani, Angelino si trova già al verde. Alle elezioni Europee della prossima primavera, infatti disporrà della miseria di 1,5 milioni di euro (sì tanti, ma pochi, molto pochi per affrontare una campagna elettorale, ammesso che Ncd si presenti alle Europee). Il conto - in breve - è presto fatto: il Nuovo centrodestra per il 2014 dispone di 4 milioni di euro, ma 2,6 li deve spendere per il personale. Leggi l'approfondimento di Franco Bechis sui conti di Ncd su Libero di martedì 19 novembre