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Paolo Mieli, la terribile profezia a Omnibus: "Anche se cadesse un altro governo, alle urne non si torna"

Caterina Spinelli

Lo Ius Soli è tornato sul tavolo del governo. La proposta tutta piddina dell'acquisizione della cittadinanza da parte dei bambini nati sul territorio italiano da genitori stranieri crea non poco scompiglio. Paolo Mieli, ospite a Omnibus, prende di mira l'idea rispolverata da Nicola Zingaretti: "Non si possono usare gli immigrati come scusa per tornare al voto. Loro non possono usare l'unica carta che hanno alla pagliaccia, se no sono finiti". Per l'ex direttore del Corriere della Sera tirare fuori lo Ius Soli è una vera "buffonata", o meglio un bluff. Leggi anche: Lina Palmerini a Omnibus: "Ridicolo che Conte pensi a un weekend di relax in questo momento" Il segretario dem, così agendo, pensa di intimorire gli alleati Cinque Stelle. "Ma non hanno ancora capito - prosegue - che anche in caso di altra crisi alle elezioni non si va. Per poter tornare alle urne serve un evento eccezionale o un incidente". Lo stesso Sergio Mattarella aveva promesso il voto e invece ecco dove siamo finiti. A criticare Zingaretti anche Luigi Di Maio. Il capo grillino deve fare i conti con i consensi e approvare un disegno di legge "in questo momento critico per l'Italia" non è di certo un'arma a proprio favore.