Indiscreto a Londra
Il Financial Times: "La Cancellieri si dimette prima della fiducia"
I giudici salvano Annamaria Cancellieri. "Nessun soggetto e' stato iscritto nel registro degli indagati" dalla Procura di Torino, che ha invece "formato un fascicolo modello K (senza ipotesi di reato né indagati) di atti relativi a fatti nei quali non si ravvisano reati allo stato degli atti, ma che possono richiedere approfondimenti", ha precisato il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli che ha trasmesso gli atti alla Procura competente, quella di Roma. Quando ha appreso che non è indagata, il premier Enrico Letta ha confermato la fiducia al ministro di Giustizia. Ma, hanno chiarito da palazzo Chigi, "si segue l'evoluzione della vicenda se ci saranno novità si valuterà con attenzione". Identica la posizione di Giorgio Napolitano che ha "blindato" il ministro. Napolitano, si apprende da fonti del Quirinale, ha “apprezzato la chiarezza e il rigore delle decisioni e delle precisazioni venute dalla procura di Torino”. Al di là delle decisione dei giudici torinesi, certo è che il ministro è accerchiato. Lo scatto in avanti del Pd, un partito pur spaccato dove però si registra una crescente "voglia di passo indietro", ha messo all'angolo il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. Lo scandalo è quello delle telefonate con la famiglia Ligresti, un caso aggravato dal fatto che il Guardasigilli ha mentito: fu lei a telefonare, e non Antonino Ligresti (i tabulati telefonici l'hanno sbugiardata). In calendario per mercoledì c'è il voto di sfiducia alla Camera presentato dal Movimento 5 Stelle, ma ancor prima del voto, il ministro della Giustizia potrebbe dimettersi. E' quanto riferisce il Financial Times, che cita fonti del governo italiano. Vertice in procura - Il ministro, insomma, traballa davvero. E in parallelo, in procura a Torino, sta per iniziare l'incontro sul caso che riguarda la Cancellieri tra il procuratore capo Gian Carlo Caselli e i pm Vittorio Nessi e Marco Gianolio, titolari dell'inchiesta su Fonsai. Il Guardasigilli, a breve, potrebbe finire nel registro degli indagati: in procura si è chiamati a decidere su questo. Fino ad ora, l'unica posizione ufficiale espressa dal pool è quella del procuratore Caselli, che in occasione delle prime notizie apparse sulla stampa relative al caso, ha escluso qualsiasi rilievo penale nell'interessamento del ministro alle condizioni di salute di Giulia Ligresti. Ma ora che si è scoperto che la Cancellieri ha mentito, la sua posizione è profondamente cambiata.