durissima accusa

Paolo Becchi smaschera Matteo Renzi: "Lui e Hitler? Entrambi hanno proposto soluzioni non democratiche"

Caterina Spinelli

Matteo Renzi ha dato vita a una strampalata alleanza solo per il gusto di fermare Matteo Salvini. "Questo governo è nato in emergenza per rispondere allo strappo leghista - ha ammesso lui stesso in un'intervista al Messaggero -. Con elezioni anticipate avremmo avuto aumento Iva, pieni poteri a Salvini, un capo dello Stato No Euro e tensioni sui mercati. Io rivendico l'operazione di igiene istituzionale fatto da Renzi". Leggi anche: Becchi, il monito a Salvini: "I tanti voti non bastano per governare" Peccato che il leader di Italia Viva, passato alla storia per essere il miglior rottamatore di tutti i tempi, abbia dimenticato un piccolo dettaglio: le elezioni non le voleva la destra, ma i cittadini. Coloro che sono alla base di una qualsiasi democrazia. A ricordare a Renzi il totalitarismo in cui è incappata la sinistra è Paolo Becchi: "Hitler rivendicava l'igiene razziale, Renzi si ferma a quella istituzionale. In entrambi i casi non erano soluzioni democratiche". Chissà cosa diranno ora i benpensanti che tanto puntano il dito contro i sovranisti.  Hitler rivendicava l‘ igiene razziale, Renzi si ferma a quella istituzionale. In entrambi i casi non erano soluzioni democratiche https://t.co/BYTHCxiYPt— Paolo Becchi (@pbecchi) November 2, 2019