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Pietro Senaldi a L'aria che tira: "Salvini fascista? Perché il Pd mi ricorda Berlusconi"

Davide Locano

Rischio democratico? Allarme fascismo? Se ne parla in studio a L'aria che tira di Myrta Merlino su La7. Si parla, insomma, delle polemiche sterili contro Matteo Salvini. Ospite in collegamento ecco Pietro Senaldi: "È stato demonizzato Salvini, o in verità è un guascone, uno che va preso meno sul serio?", chiede la Merlino al direttore di Libero. "Secondo me va preso molto sul serio, non va preso sul serio dal punto di vista dell'allarme democratico. Per due ragioni: tutto il potere che ha lo ha ottenuto attraverso elezioni regolari - premette Senaldi -. Secondariamente perché è un cavallo di battaglia ormai spento, che non ha nessuna presa. Credo che una delle lezioni del voto umbro sia che la pregiudiziale fascista, come dimostra anche il successo della Meloni, non ha più nessuna presa nei confronti dell'elettorato". Dunque, il direttore aggiunge: "Quelli che dicono che Salvini è un fascista mi ricordano Berlusconi che per criticare la sinistra e il Pd diceva: questi sono comunisti. Il dramma del Pd è che è finito per essere la macchietta di Berlusconi, quando Berlusconi rinfacciava al Pd di essere comunista. Salvini non è mai stato fascista", conclude Pietro Senaldi. Leggi anche: Pietro Senaldi, la verità sulla crisi di governo Di seguito, l'intervento a L'aria che tira: