Dietro le quinte

Manovra, il retroscena: Pd e M5s, scontro totale nella notte. Salta il vertice

Cristina Agostini

Scontro durissimo nella notte tra Pd e Movimento 5 stelle sulla manovra. Tanto duro che alla fine è saltato e slittato di 24 ore il Consiglio dei ministri. Per la prima volta, rivela il Corriere della Sera in un retroscena, non c'è stato solo un attacco ma anche una reazione. Motivo del contendere alcune fondamentali misure come quota 100, la soglia per l'uso dei contanti o il cuneo fiscale. Soprattutto ci sono i rapporti di forza all'interno del governo che fanno temere per la stessa tenuta.  Leggi anche: Renzi su Quota 100: "Via subito, aiuta solo chi ha diritti". I dettagli: pensionati rapinati ancora, ecco in che modo Matteo Renzi da parte sua sta portando contro quota 100, la misura voluta dal primo governo Conte sulle pensioni. L'ex premier vuole cancellarla, il Movimento 5 Stelle parla di "provocazione". Il Pd stranamente sta dalla sua parte. "Siamo stupiti dall'asse fra Zingaretti e Renzi, che danneggerebbe i pensionati", si sfogano alcuni pentastellati. Che reagiscono con una proposta concreta, quella di abbassare di nuovo a mille euro, dai 3 mila di oggi, la soglia per la transazioni in contanti. A di azzerare i costi di commissione per i piccoli pagamenti con carta di credito e bancomat.  Una proposta che darà fastidio a Renzi visto che ha sempre voluto alzarla quella soglia. E infatti i renziani parlano di "vendetta". In realtà chi rischia di restare schiacciato dallo scontro è il Pd.