Tensioni interne
Luigi Di Maio, una festa per farlo fuori dal M5s. Grillo e la raccolta firma, clamoroso schiaffo "a casa sua"
"Questa volta il vaffa è per voi". Beppe Grillo dal palco di Napoli ha spiazzato il popolo del M5s e chi, tra i grillini, è contrario al patto con il Pd. Il guaio è che il vaffa sembra invece per Luigi Di Maio, un capo sempre più in difficoltà. Non è servita la festa dei 5 Stelle "a casa sua" per riconciliarlo con i dissidenti del Movimento. Anzi, è arrivato un sonoro schiaffone. Nel giorno in cui il ministro degli Esteri ha annunciato il nuovo assetto del Movimento sempre più partito (direttorio allargato a 80 persone, con team tematici stile Leopolda renziana), come ricorda il Giornale è arrivata la raccolta firme con 2.000 adesioni alla mozione del consigliere regionale della Regione Lazio Davide Barillari. Non male, per una azione carbonara (i dissidenti si sono riuniti a Firenze) che punta niente meno che alla cacciata del capo politico. Leggi anche: "Parlate pure male del Pd...". Di Maio alla canna del gas: come saluta il popolo M5s Niente affatto un bel segnale, anche perché da Grillo non sono arrivati grandi sostegni a Di Maio, semmai sfottò. Quando ha preso la parola l'ex vicepremier, il comico-guru ha lasciato la festa in anticipo evidentemente poco interessato ai contenuti del suo "delfino". Peggio, in fondo, è andata durante il suo discorso: Grillo non ha praticamente mai citato Di Maio, riservando elogi a Giuseppe Conte. Cambio della guardia già pronto?