Roba giallorossa

Giuseppe Conte fatto fuori dai suoi, Franceschini crea il l'Ufficio anti-imboscate: governo sul precipizio

Giulio Bucchi

Solo Dario Franceschini avrebbe compreso pienamente quanto è pericoloso, per Giuseppe Conte e per il governo, l'avvicinamento "contro natura" tra Luigi Di Maio e Matteo Renzi. E per questo il capo-corrente Pd, nonché ministro della Cultura, secondo un retroscena di Verderami sul Corriere della Sera avrebbe prima commentato amaramente le tensioni quotidiane ("Così non è un governo, così è un circo") e poi sarebbe passato all'azione.  Leggi anche: Retroscena dal vertice a tre, Salvini gioca a fare Salvini. Il gelo totale con Conte Franceschini avrebbe convinto Di Maio (giudicato "ragionevole ed elastico nel privato, se non fosse che davanti a un microfono si trasforma. Come Salvini") a istituire "una sorta di Ufficio prevenzioni incidenti, per mettere al riparo l'esecutivo da imboscate e passi falsi". Segno che sarà il fuoco amico a far fuori il premier, e non le opposizioni. Primo segnale durante la votazione sul Def, quando Franceschini avrebbe chiamato i grillini, apparentemente molto tranquilli: "Ragazzi fate qualcosa, chiamate i vostri. Avete visto l' Aula? Siamo sul filo dei numeri". Una situazione che rischia di ripetersi molto, troppo spesso.