Pessimi segnali
Sergio Mattarella e Conte, il gelo sui servizi segreti. "Nessuna informativa", il Colle molla il premier
Dal Quirinale pessimi segnale per Giuseppe Conte sul Russiagate. Il premier contava nella protezione istituzionale del presidente Sergio Mattarella ma la patata bollente dei servizi segreti e degli incontri con il ministro della Giustizia Usa William Barr è troppo scottante. Lo staff del Colle ha smentito categoricamente i retroscena che riferivano di una "una informativa" di Conte a Mattarella: "Non risulta alcuna informativa al Quirinale sull'argomento anche perché il Quirinale non riceve abitualmente notizia di singole operazioni di collaborazione in corso tra Paesi alleati", è la gelida risposta che costringe Conte, in serata, a una imbarazzante nota per confermare la versione di Mattarella. E ci mancherebbe. Leggi anche: "Ora cominciamo a cannoneggiare Conte". Giorgetti scalda l'obice Copasir La verità, o almeno parte di essa, emergerà così quando il premier riferirà al Copasir, la cui presidenza è finita al leghista Raffaele Volpi. E qui la situazione si è ribaltata: è Conte a premere per una audizione celere, mentre dal Carroccio fanno sapere che ci sono tempi tecnici da rispettare. Anche perché un Conte rosolato a fuoco lento è un piatto troppo appetitoso per gustarselo tutto in un colpo.