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Giuseppe Conte mangia un hamburger super-inquinante dopo il vertice per il clima all'Onu
Che fosse tutto un magna magna lo sapevamo già. E che la sete di potere andasse di pari passo con la fame in senso stretto era piuttosto risaputo. Ma che l' uomo che aveva provato a divorarsi il vicepremier in un discorso infuocato in Parlamento, come il Conte Ugolino coi suoi figli, ora ne scimmiotti l' amore per il cibo a favor di camera pare roba difficile da digerire. Eppure il trasformista Conte, che era populista e si scoprì europeista, che si credeva sovranista e ora è comunista, è capace anche di abbinare l' anti-salvinismo dei contenuti al salvinismo esasperato della forma. A parole critica il leader della Lega, nei mezzi e sui social lo imita. E così è possibile che lui, impeccabile premier in doppiopetto, si faccia ritrarre in maniche di camicia mentre addenta un hamburger davanti allo sfondo dei grattacieli di New York e posti l' immagine su Instagram. Ma come, il perfettino Conte, che finora non avevamo mai visto alle prese con una delle attività in cui di solito si cimentano gli esseri umani - mangiare, bere, farsi un bagno a mare, baciare la propria compagna - tutt' a un tratto diventa sosia del Matteo che, in camicia fuori dai calzoni e con ascella pezzata, ingurgita famelico Nutella, panini, pizze, cannoli, arancine, tortellini, spiedini, caffè e ammazzacaffè? Ma si sa: quando si tratta di recuperare consenso tutto è lecito, perfino far vedere che tu non appartieni al Palazzo ma sei uno di Casa, anzi di Cucina, e mangi paninazzi come i comuni mortali. Tu chiamala, se vuoi, comunicazione che parla alla pancia degli italiani. Sennonché, in questi casi, devi essere cauto e attento a non fare gaffe. Leggi anche: Salvini, le cifre contro M5s e Pd sui migranti Cioè non puoi presentarti con un hamburger in mano, e la faccia gaudente, dopo che hai partecipato a un summit Onu sul clima, in cui si sono denunciate le cause del riscaldamento globale e dell' aumento del gas serra. Tra le quali ci sono appunto gli allevamenti intensivi di animali da cui si produce la carne rossa. È come andare a un convegno di pacifisti e poi farsi immortalare con le armi in mano. O come andare a una kermesse di destra tipo Atreju e il giorno dopo presentarsi dalla Cgil (ah no, questo Conte l' ha fatto davvero). Ma per il premier non c' è contraddizione: per lui l' aumento di CO2 è solo un modo per indicare, in sigla, la crescita del Conte Bis. Non pago di questa gretinata, il premier non si è accorto di star mangiando uno dei simboli di quel junk food, cibo spazzatura, che pure in Italia lui vorrebbe tassare. È ormai nota l' intenzione del governo giallorosso di stangare cibi e bevande poco salubri come merendine e bibite gassate. Ma come allora? La Coca Cola e il Bombolone no, e l' hamburger sì? Al McDonald' s in versione Conte - dove il cibo si mangia veloce tanto quanto si cambia maggioranza - stanno già provvedendo a mettere a punto un menu ad hoc: l' hamburger te lo danno gratis, compreso nel reddito di cittadinanza, ma se prendi bibita e merenda paghi come se fossi andato da uno chef stellato. Più in generale stona l' immagine di un premier che, la prima volta che si lascia ritrarre mangereccio, lo fa con cibo made in America e non con carne e pasta delle parti nostre. Peppiniello vuò fa l' americano ma risulta solo una doppia pallida imitazione: di Salvini mentre magna e di Trump mentre azzanna hamburger e si scola Diet Coke. Non è né l' uno né l' altro, Conte, ma dicono creda più di loro nel partito della Pagnotta. di Gianluca Veneziani