Il caso
Diego Sozzani, la Camera nega l'arresto del forzista: franchi tiratori in maggioranza, il pallottoliere
Montecitorio ha negato l'autorizzazione all'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del deputato di Forza Italia Diego Sozzani. I voti a favore sono stati 235, 309 i contrari, un astenuto. A fine luglio la Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio si era invece espressa per l'ok ai domiciliari a maggioranza, con il voto a favore di M5S e Pd: una decisione annullata oggi dall'Assemblea, a scrutinio segreto. Nella nuova maggioranza, dunque, ci sono stati dei franchi tiratori: pallottoliere alla mano e stando alle dichiarazioni di voto, il forzista non si sarebbe dovuto salvare. La proclamazione del risultato è stata salutata da un fragoroso applauso dai banchi del centrodestra. Sozzani non ha partecipato alla votazione: intervenendo poco prima del voto ha annunciato che avrebbe lasciato l'aula per "permettere di votare con il massimo della autonomia". "Vi dico la mia innocenza. Non mi sottrarrò al confronto con la magistratura ma voglio farlo da uomo libero", ha detto, dicendosi "distrutto dal punto di vista psicologico". Le sue parole sono state applaudite dal centrodestra ma anche, timidamente, da qualche deputato del Pd. Leggi anche: Mara Carfagna chiude la porta a Renzi Il Pd, con Federico Bazoli, aveva annunciato il suo voto per l'autorizzazione alla concessione degli arresti domiciliari "perchè non sussiste fumus persecutionis". Forza Italia ha accolto la decisione con abbracci e congratulazioni: Sozzani è stato festeggiato da tutti i colleghi. "Non faccio dichiarazioni", ha detto all'Adnkronos, mentre Stefania Prestigiacomo aggiunge: "Lui è un galantuomo, per una volta il Parlamento non si è asservito ai magistrati". "Diego - aggiunge un altro azzurro rivolgendosi a Sozzani - era una pazzia, è andata bene".