Riflessioni
Francesco Rutelli smonta Matteo Renzi e chi sostiene che Matteo Salvini sia un fascista
"Simon Peres anni fa mi disse 'i sondaggi sono come le previsioni del tempo, non conosco nessuno che li collezioni'. Non credo che Matteo Salvini sia fascista e ricordo che molti leghisti nei territori sono stati buoni amministratori. Prima o poi dovrà avere un approccio meno partigiano, se vuole candidarsi a guidare il Paese". Parola di Francesco Rutelli che nella politica ha parecchio militato: prima come ministro poi come sindaco di Roma. Leggi anche: Salvini, il piano per spingere Pd a rompere con M5s "La mia critica sulle competenze è generale e vale per tante esperienze - prosegue con un chiaro riferimento all'alleanza Pd-M5s -. Di questa nuova maggioranza penso che sia nata ribaltando il motto popolare, il miglior attacco è la difesa". E ancora: "Compito del nuovo governo è tirare fuori il Paese da una fase di polarizzazione e scontro quotidiano. C'è del buono nei nemici di ieri che si alleano, come era accaduto tra Lega e M5S. Si impara a non denigrare l'altro come l'origine di tutti gli orrori e le cospirazioni. Quanto alla durata, il governo è alla prova del governare bene". In fondo, all'interno di questo nuovo esecutivo ci sono anche i suoi uomini: Gentiloni in Europa, Franceschini alla Cultura, Matteo Renzi sponsor della nuova alleanza. Proprio sull'ex premier, anche lui formatosi nella Margherita, si allungano i maggiori dubbi: staccherà o no la spina dell'esecutivo per dar vita a un suo partito? "Renzi ha un grande talento - conclude Rutelli - e lo ha confermato in queste settimane aprendo ai 5 Stelle, anche se ha troppo ego". In questa epoca, infatti, "è difficile che un cammello passi nella cruna dell'ago".