senza parole

Matteo Salvini, gli insulti del caporedattore di Radio 1: "Sei mesi e ti spari, mi dispiace per tua figlia"

Caterina Spinelli

"Caro Matteo Salvini, lo so che stai facendo finta di niente anzi spacci la disfatta per vittoria. Ma io sono stato un leale avversario fin dagli albori, quindi posso permettermi questa missiva aperta, nemico mio". Inizia così il post con cui Fabio Sanfilippo, caporedattore di Radio 1 scaglia la sua invettiva contro il leader leghista. "Ti sei impiccato da solo, e questo è evidente - prosegue su Facebook -. Io ne sono felice. Vabbè, si era capito. Ora perderai almeno il 20, 25 per cento dei consensi che ti accreditano i sondaggi, lo sai? E che fai? Non hai un lavoro, non sai fare niente, non hai un seggio da parlamentare europeo, hai perso il posto da ministro, certo stai in parlamento. Con la vita che ti eri abituato a fare tempo sei mesi ti spari nemico mio".  Leggi anche: Matteo Salvini insultato dal grillino Morra: "Ti dico io cosa sembri" Ma l'odio non finisce qui. Il peggio deve ancora arrivare: "Certo vedere certi post e certe dirette mi fa tenerezza, tipo che vorrei mettere i croccantini o la mousse, se preferisci l'umido. Ma temo sia il tuo guru dei social che ti fa fare queste pessime performance, cacciamolo!", prosegue il commento, che non risparmia nemmeno la figlia del leader leghista. Mi dispiace per lei, "ma avrà tempo per riprendersi, basta farla seguire da persone qualificate", scrive Sanfilippo. Insulti talmente pesanti e ingiustificati da richiedere l'intervento della Commissione Parlamentare di Vigilanza . "È chiaro che frasi del tipo 'tempo sei mesi ti spari nemico mio' vanno ben oltre la libertà di espressione e di critica", ha commentato il deputato leghista, nonché segretario dello stesso organismo, Massimiliano Capitanio. "Se poi a scrivere certe nefandezze è un giornalista del servizio pubblico radio-televisivo nei confronti di un ministro e parlamentare della Repubblica e, cosa ancor più riprovevole, della sua famiglia la questione assume contorni più inquietanti".