Mister Pd
Nicola Zingaretti, l'ultima sfida a Matteo Salvini: chiede al M5s una poltronissima in Europa
Oramai ci siamo. Se il verdetto della piattaforma Rousseau dovesse essere favorevole all' asse giallorosso, già in serata Giuseppe Conte potrebbe presentarsi al Quirinale per sciogliere la riserva, accettare l' incarico e sottoporre la lista dei ministri a Sergio Mattarella. Al momento, però, la squadra di governo non è ancora definitiva. Si lavora su una bozza provvisoria e gli incontri di oggi tra Pd e M5s saranno determinanti per renderla definitiva. Lo scontro sui due vice premier - uno per partito - è stato risolto dall' atto di "generosità" dei dem che, attraverso Dario Franceschini, hanno fatto sapere di rinunciare alla carica di numero due del governo. Lo stesso Giuseppe Conte ha detto esplicitamente di non essere un militante dei Cinquestelle, dunque non si pone il problema di un bilanciamento a Palazzo Chigi. Luigi Di Maio, mollato e attaccato anche ieri da Beppe Grillo, ha fatto buon viso a cattivo gioco. Ora però lo scontro si sposta sulla poltrona di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il ruolo che è stato svolto finora da Giancarlo Giorgetti fa gola sia ai democratici che ai grillini. In corsa ci sono lo stesso Franceschini e il fedelissimo dimaiano Vincenzo Spadafora. Uno dei due dovrà soccombere. Leggi anche: Così Nicola Zingaretti cancella i porti chiusi L'altro argomento di scontro è la poltrona di Matteo Salvini. Ci spera la sinistra che vuole fare tabula rasa delle politiche migratorie imposte dal leader della Lega. Anche Di Maio però l' ha opzionata: il Viminale ha portato molto consenso al Carroccio, così ora al posto del capitano vuole sedere lui. Si valutano però anche alternative tecniche. In corsa ci sono Franco Gabrielli, attuale capo della Polizia, e Luciana La Morgese, ex prefetto di Milano. Quest' ultima è in vantaggio perché gode della stima del Colle. Mattarella vuole garanzie anche sulla scelta del ministro dell' Economia. Dopo l' addio di Giovanni Tria (scontato), a via XX Settembre potrebbe accomodarsi il Vice Direttore Generale della Banca d' Italia Daniele Franco. Oppure il dem Roberto Gualtieri o il vice presidente della Bei Dario Scannapieco. Si sa che al Quirinale preferirebbero Carlo Cottarelli. L' ex commissario per la spending review dice di essere disponibile, ma nessuno lo ha contattato: «Ho sempre detto che per un cittadino italiano è comunque un onore essere chiamato a far parte di un governo. Poi bisogna vedere a fare che cosa. Per prima cosa si dovrebbe chiedere cosa vogliono fare con i conti pubblici», ha spiegato Cottarelli a Sky TG24. Ma alla domanda su eventuali approcci da parte dell' asse giallorosso, ha risposto: «Assolutamente no», non ci sono stati. Gli altri nomi che circolano sono questi: Nicola Zingaretti vuole puntare molto sulle donne. Ciò fa salire le quotazioni di Paola De Micheli, Marina Sereni, Debora Serracchiani, Anna Ascani e Lia Quartapelle. Per i renziani ci sono in corsa Lorenzo Guerini, Ettore Rosato o Teresa Bellanova. Francesco Boccia prenota il ministero del Sud. Alle Politiche Sociali potrebbe andare Graziano Delrio. Al posto di Di Maio (Sviluppo Economico) è in pole Stefano Buffagni. Gli altri ministri grillini dovrebbero essere Alfonso Bonafede (Giustizia), Federico D' Inca (Affari Regionali), Nicola Morra, Marta Grande, Stefano Patuanelli, Riccardo Fraccaro e Laura Castelli. In ballo c' è anche il posto di commissario europeo. E i dem hanno ipotecato pure quello, schierando due ex premier, come Paolo Gentiloni o Enrico Letta. Sono candidature autorevoli che potrebbero anche ambire agli Affari economici. Ma tra i nomi italiani circolati a Bruxelles ci sono anche quelli dell' economista Lucrezia Reichlin e del segretario generale della Farnesina Elisabetta Belloni. di Salvatore Dama