Quale futuro?

Luigi Di Maio, Giorgia Meloni e il nuovo "lodo Alfano": così il Pd farà fuori il capo politico M5s

Caterina Spinelli

"Il Pd avrebbe proposto a Di Maio la poltrona di Ministro degli Esteri. La stessa che aveva dato ad Angelino Alfano". A riprendere la voce che circola da qualche ora è Giorgia Meloni che, dal suo profilo Twitter, punta il dito. Il capo politico dei Cinque Stelle ha infatti deciso di rinunciare al ruolo di vicepremier nel nuovo governo giallorosso, ma il vero problema ora è dove piazzarlo. Da quanto riporta Il Giornale, Di Maio non accetterebbe altro ministero se non quello degli Esteri. Il motivo? Per tutto il suo instancabile sacrificio, la Farnesina è la sola ricompensa adeguata.  Leggi anche: Ghisleri, il sondaggio che spaventa M5s-Pd: "Solo uno su cinque..." La leader di Fratelli d'Italia ci vede però una leggera somiglianza con Angelino Alfano. L'ex delfino di Silvio Berlusconi ha da tempo abbandonato la politica (ai tempi di Letta) e, fatti gli scatoloni, ha deciso di non ripresentarsi più alle elezioni per dedicarsi, invece, a un'altra vita. Il tutto, lo si ricorda, dopo la parentesi alla Farnesina. La Meloni, dunque, s'interroga: Giggino farà la stessa fine? Il PD avrebbe proposto a Di Maio la poltrona di Ministro degli Esteri. La stessa che aveva dato ad Alfano— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) September 3, 2019 Per inciso, la voce politica circa l'idea di far planare Di Maio al ministero degli Esteri, è arricchita da ulteriori indicazioni che circolano tra i palazzi romani. Il Pd sarebbe ben felice di dirottare il capo politico M5s alla Farnesina, ministero impegnativo e che lo terrebbe assai impegnato. Una buona strada, dunque, per depotenziare Giggino e distrarlo dagli affari di primissimo piano. Il tutto, però, in un dicastero di peso. Un dicastero nel quale Di Maio avrebbe a che fare con la diplomazia internazionale, arte che - a naso - non gli appartiene, così come non è ancora chiaro quale tipo di "arte politica" Giggino sappia maneggiare.