Legittimo sospetto
Alessandro Sallusti: "Matteo Salvini e Luigi Di Maio, un piano-vendetta contro chi ha impedito il voto"
Luigi Di Maio "non contento dei disastri combinati finora, e avendo capito che se va avanti così sarà la sua tomba politica, alza l'asticella della trattativa con il Pd nella segreta speranza che salti tutto. Il motivo è chiaro: il nuovo asse politico è tra il premier incaricato Conte e il Pd". Alessandro Sallusti spiega che Gigino "non a torto" si sente "accerchiato" e non riesce a spezzare il cordone che evidentemente lo tiene ancora legato a Matteo Salvini: "Non so se questa impennata di Di Maio riaprirà i giochi, ma qualche cosa vorrà ben dire", scrive nel suo editoriale su Il Giornale: "E forse parliamo di fatti o intenzioni a conoscenza di Salvini, il quale da giorni va ripetendo con una strana sicurezza: «Non sarei così certo che questo governo parta, e se dovesse succedere durerà ben poco»". Leggi anche: "Avremo il governo della truffa ma non si scappa". Salvini-ruspa sul Pd e i "tristi" 5 stelle Insomma, continua Sallusti, "è come se Di Maio e Salvini, i due sconfitti di questa vicenda, stessero provando a organizzare - non so se di comune accordo - la vendetta contro chi ha impedito loro la soluzione più lineare della crisi, cioè le elezioni anticipate". Ora, si chiede Sallusti, "quanti deputati e senatori Cinque Stelle sarebbero disposti a obbedire a un eventuale segnale di Di Maio a «scatenare l'inferno» che porta alle elezioni invece che sostenere le direttive del partito e di Conte a votare con il Pd di Renzi e della Boschi?".