Rischia la condanna
Vittorio Feltri sulla crisi di governo: "Matteo Salvini non è scemo, ecco perché non rompe"
Una nuova giornata convulsa, scandita da incontri e note ufficiali. Prima il faccia a faccia tra il premier Giuseppe Conte e Matteo Salvini, dunque il presidente del Consiglio al Quirinale per un incontro definito "interlocutorio" con Sergio Mattarella. Poi arriva il tempo delle note di partito. Prima quella del M5s, che nei fatti conferma di voler proseguire l'esperienza di governo, mai come ora appeso a un filo dopo quanto accaduto al Senato ieri, mercoledì 7 agosto, sulle mozioni relative alla Tav. Ma poi la Lega, con la sua durissima nota, ha bollato come "irrimediabile" quanto accaduto in aula, escludendo rimpasto e Conte-bis. Il Carroccio spiega che "l'unica alternativa è il voto". Alternativa a cosa, però? Alternativa alla possibilità che il governo si sblocchi e che cominci a fare come chiede Salvini, a partire da flat-tax e autonomia. Una nota, quella della Lega, sì dura ma anche un poco ambigua: Salvini vuole davvero la crisi di governo? Forse no. Leggi anche: Vittorio Feltri con Matteo Salvini e contro gli "atei storici" E anche Vittorio Feltri, su Twitter, lascia intendere che Salvini non sia assolutamente persuaso dall'idea di aprire una crisi di governo. E il direttore di Libero spiega anche quelle che sono le ragioni di una scelta che potrebbe apparire incomprensibile: che ci sta a fare ancora coi grillini? Perché Salvini non va al voto per capitalizzare il clamoroso consenso di cui gode? La risposta sta in Sergio Mattarella, il capo dello Stato. "Mattarella - twitta Feltri - è contrario a elezioni anticipate perché agevolerebbero la Lega mentre lui pende a sinistra, cioè verso Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio", premette il direttore. "Ecco perché Salvini non rompe, nel qual caso sarebbe condannato all'opposizione. Mica è scemo", conclude il direttore di Libero. Di seguito, il tweet di Vittorio Feltri: Mattarella è contrario a elezioni anticipate perché agevolerebbero la Lega mentre lui pende a sinistra cioè verso Zingaretti e Di Maio. Ecco perché Salvini non rompe, nel qual caso sarebbe condannato all’opposizione. Mica è scemo.— Vittorio Feltri (@vfeltri) August 8, 2019