Fine dei giochi
Silvio Berlusconi, la svolta: vuole il voto subito per evitare che Forza Italia scompaia
Nessuno vuole andare al voto a settembre. Nessuno. Probabilmente neppure Matteo Salvini, perché data per scontata la super-vittoria alle urne e dato per scontato il fatto che la Lega diventi partito di maggioranza, si troverebbe da solo, o quasi, ad approvare una manovra che, probabilmente, porterà in dote agli italiani parecchi sacrifici. Dunque il M5s, che in caso di ritorno alle urne ne uscirebbe demolito. Poi il Pd, alle prese con le continue beghe e liti interne e perennemente a caccia di tempo per "sistemare le cose", cose che però non si sistemeranno mai. Dunque Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni, in verità i più predisposti al ritorno alle urne dato che, ad oggi, sono al loro massimo storico (eppure, forse, aspettare un poco, magari che la Lega cali un po', in modo da dover per forza di cose far parte di un futuro esecutivo non fa schifo neppure a loro). Ecco. E poi c'è Forza Italia. Fino a qualche giorno fa l'idea di tornare al voto neppure sfiorava Silvio Berlusconi. Che è tutto tranne che matto: il partito perde consenso in modo costante, alle ultime elezioni ha toccato i minimi storici, insomma non si vedono valide ragioni per misurarsi alle urne. O meglio, non si vedevano. Il punto è che, come spiega Italia Oggi, la situazione è cambiata a tempo record. In particolare dopo il varo de L'Altra Italia e il definitivo strappo di Giovanni Toti, seguito dalle veementi proteste di Mara Carfagna e diversi gerarchi del partito. Nel giro di pochi giorni, insomma, molti fedelissimi o presunti tali - sulle ali dell'iniziativa del governatore della Liguria - hanno lasciato intendere di essere prontissimi a levare le tende. Leggi anche: Il sospetto: con chi vuole allearsi davvero Berlusconi? In questo contesto, insomma, per Berlusconi potrebbe essere conveniente un ritorno immediato alle urne. La ragione? Presto detta. Diamo per scontato che il governo tanto più in là della prossima primavera non possa andare: ecco, in questo lasso di tempo, Forza Italia potrebbe letteralmente dissolversi, tutti gli azzurri in uscita avrebbero tempo e modo per provare a riorganizzarsi politicamente. Se, al contrario, si tornasse al voto a tempo record, magari a settembre o prima della fine dell'anno, quel tempo per riorganizzarsi non ci sarebbe, e paradossalmente Berlusconi terrebbe insieme i cocci di un partito che, comunque, non vuole - o non riesce - ad abbandonare. E il fatto che Berlusconi voglia tornare al voto lo ha detto chiaro e tondo dopo il voto sulle mozioni-Tav che hanno spaccato il governo: "A soffrire le conseguenze dell'azione deludente di governo guidato dai Cinque Stelle e fortemente condizionato dai programmi dei Cinque Stelle sono stati gli italiani, che oggi vivono in un Paese dove nulla più funziona. Interrompere questa esperienza fallimentare è dunque un gesto di responsabilità da parte di Matteo Salvini nei confronti degli italiani", ha scritto in una nota il leader di Forza Italia.