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Matteo Salvini commenta la frase sulla "zingaraccia": "Niente scuse, nessuno considera che ricevo minacce"
"Io bado alla sostanza e non alla forma" riferisce Matteo Salvini a chi lo accusa di aver utilizzato toni non consoni sulla questione della "zingaraccia" (parola da lui pronunciata per descrivere una zingara che lo ha minacciato di morte) e sul caso del videomaker di Repubblica (su cui il quotidiano ha ricamato una battaglia anti-salviniana, accusandolo di aver dato del pedofilo a un suo dipendente). E al giornalista della Stampa che gli ricorda di essere un ministro, il vicepremier risponde: "Già, ma nessun politico o giornalista dice mai che questo ministro ha ricevuto più di duecento minacce di morte. Quanto alla signora che si augura la mia scomparsa, pare che abbia numerosi precedenti. Mi assumo completamente la responsabilità delle mie parole". Leggi anche: Salvini contro la zingara che lo aveva insultato e la sinistra che lo accusa sempre Criticabile o meno Salvini e la sua Lega vengono premiati in continuazione dai sondaggi che li danno al 38,9 per cento: "I sondaggi non li guardo. I sondaggi che contano sono quelli che faccio in piazza o entrando nei negozi". Poi ancora: "La spina si stacca se si litiga soltanto. Noi facciamo anche delle cose e delle cose buone. Però confesso che faccio sempre più fatica. Se gli attacchi vengono dalla sinistra, fa parte del gioco. Se arrivano dagli alleati, è grave". Per Salvini il problema fondamentale è che i pentastellati "dicono sempre no" mettendo a repentaglio la solidità già precaria dell'esecutivo.