addii

Giovanni Toti frecciatina a Berlusconi: "Pur di salvare una classe dirigente si è scelto di non fare nulla"

Caterina Spinelli

"Forza Italia negli ultimi anni ha costantemente perso voti, classe dirigente, amministratori e rete territoriale. È passata da rappresentare più di 10 milioni di voti ai due milioni scarsi di oggi, con interi pezzi di partito che ci hanno lasciato per andare verso altre esperienze". Giovanni Toti torna a mettere il dito nella piaga di quel partito ormai molto debole. "Dentro Forza Italia c'è stata una comprensione del problema ma pur di salvare una classe dirigente si è scelto di non fare nulla. C'è bisogno di una vera rivoluzione, dal punto di vista delle facce, della classe dirigente, del messaggio. Forza Italia deve oggi applicare a se stessa una politica di seria riforma per rappresentare chi nel Paese non si sente più rappresentato. Altrimenti il dibattito estivo su cosa farà Toti diventa stucchevole perché alla fine Toti non avrà più un partito dove stare causa erosione di Forza Italia" ha tuonato sulle pagine del Tempo il governatore ligure in quello che sembra un chiaro messaggio a Silvio Berlusconi. Leggi anche: Berlusconi, l'addio di Giovanni Toti: ecco a quando l'annuncio E a chi gli chiede chiarimenti sul futuro, Toti non ha dubbi: "Io continuo a fare quello che ho sempre fatto e mi auguro mi consentano di farlo nel partito che è stato il mio in questi ultimi 4 anni perché io - anche se ho molto rotto le scatole - sono in politica dal 2014 inoltrato. Continuerò a dire che c'è bisogno di superare Forza Italia, di aggregare persone, di costruire una casa di liberali, riformisti e cattolici che affianchi Lega e Fdi. Spero di farlo dentro Forza Italia, ma lo farò comunque. Questo è il centrodestra che mi piace e che ha funzionato nei tempi d'oro del Paese".