Ossessioni
Matteo Salvini, anche lo sceneggiatore di Topolino lo attacca: lezioncina su "cultura e tolleranza"
Chissà cosa direbbe il vecchio zio Walt. Il fondatore della Disney era un uomo talmente di destra da essere accusato (e non a torto) di aver stretto legami con il partito nazista. Odiava i sindacati e il socialismo, amava il capitale e chi sapeva maneggiarlo. Un vero trumpiano, si direbbe oggi. Eppure a sorpresa i suoi eredi italiani hanno deciso di schierare la sua creatura nell' ormai immensa galassia degli anti-Salvini. Tutto nasce da un tweet del ministro dell' Interno, il quale commentando l' ennesima inchiesta dell'Espresso sulla Lega ha spiegato di preferire "leggere Topolino". Un' uscita apparentemente innocua ma, come spesso capita, il vicepremier ha trovato qualcuno pronto a prendersela per niente. Il celebre sceneggiatore dei fumetti made in Usa, Roberto Gagnor, ha lanciato la provocazione: «Allora ci legga. Nelle nostre storie troverà cose interessanti: fantasia, cultura, tolleranza, apertura verso gli altri, coerenza, universalità». Il leader del Carroccio a questo punto ha preferito evitare di aprire un fronte di scontro con la Bella Addormentata e ha semplicemente rimosso il suo messaggio. Troppo tardi, però, tra gli avversari del Viminale era già partita la festa. Il ritornello: "la banda Disney ha battuto Salvini, la fantasia batte le ruspe. Leggi anche: Salvini a Bibbiano manda fuori di testa i compagni del Pd Topolino è tollerante e odia il cattivo e xenofobo Salvini". Topolino, insomma, oggi è diventato di sinistra. Per tanti vecchi lettori sarà un tuffo al cuore. Ci toccherà rivedere tutta l' iconografia classica di Paperopoli e Topolinia. Il commissario Basettoni potrebbe essere promosso a toga rossa, pronto a mollare le indagine su Gambadilegno per buttarsi in una serie di inchieste sugli avversari politici di Minni (per poi candidarsi a sindaco di una città del Meridione). Paperino potrebbe essere costretto a imbarcarsi con una Ong tra gli applausi di Carola-Paperina, mentre a Qui, Quo e Qua toccherà saltare il campo delle giovani marmotte per partecipare agli scioperi di Greta Thunberg. Non vogliamo neanche pensare a cosa potrebbe succedere a Zio Paperone, trasformato in un editore di quotidiani "riformisti": un De Benedetti con il becco e i piedi palmati. Nessun problema invece per Pippo: già più volte tacciato di essere un consumatore abituale di droghe sintetiche, si trasferirà in un centro sociale. Resta però un dettaglio. Scrivevamo poco fa che Walt Disney odiava i sindacati, ma almeno da questo punto di vista le cose non sono molto cambiate. I dirigenti attuali ci tengono ai soldi, tanto che una settimana fa hanno annunciato una riduzione del personale del 30% nel quartier generale della compagnia a Milano. Sessantun persone lasciate a casa prima delle ferie estive. Come è umano Topolino. di Lorenzo Mottola