Il filosofo che non ti aspetti

Massimo Cacciari dice sì all'alleanza con il M5s: "Il Pd è stato miope, doveva farla prima"

Cristina Agostini

"Sostenere che Lega e 5 Stelle siano due facce della stessa medaglia è segno di incapacità di intendere e volere". Massimo Cacciari in una intervista a Il Corriere della Sera, rilancia l'alleanza tra M5s e Pd, auspicata da Dario Franceschini, rimarcando la sostanziale diversità tra i due partiti ora al governo: "Chi sa quale sia la storia della Lega e ha seguito il formarsi del M5S conosce bene la loro assoluta, strategica incompatibilità. Il loro è stato un governo costretto. Infatti, da una parte Salvini non poteva far da solo, dall'altra i 5 Stelle non hanno trovato nessuna sponda nel Pd per portare avanti una linea alternativa a quella di Di Maio. Perché più che dei 5 Stelle bisogna parlare della linea di Di Maio e Casaleggio per il governo". Leggi anche: Matteo Salvini a Bibbiano? Il Pd impazzisce e insulta: "Sciacallo", "Vai in Calabria" Ci sono invece delle convergenze tra il Partito democratico e i Cinque stelle: "Il Pd doveva costruirla questa alternativa. E doveva farlo sulla base della consapevolezza che il contratto tra la Lega e il Movimento non poteva dare vita ad alcun vero governo del Paese. Ma quando mai si è visto un esecutivo nascere con un contratto! Il Pd è stato strategicamente miope", continua il filosofo. Adesso "detto fuori dai denti", conclude Cacciari, "converrebbe anche al Pd non puntare al voto anticipato e arrivare alle elezioni del capo dello Stato in questa legislatura, dove sicuramente, con gli attuali equilibri parlamentari, verrebbe fuori un presidente votato tra Pd, 5 Stelle e Berlusconi".