Cosa sa l'ex democristiano

Pieferdinando Casini e il segreto dietro lo scandalo russo: "Vedrete cosa farà Salvini". Scenario inquietante

Giulio Bucchi

Qualcosa di molto grosso si muove dietro la "Mosca Connection", lo scandalo sui fondi russi alla Lega che ha coinvolto Gianluca Savoini. Ne è convinto Pierferdinando Casini, che a Palazzo Madama sussurra ai colleghi una lettura molto inquietante. Il bubbone è scoppiato guarda caso alla vigilia delle nomine per la commissione Ue, in cui Matteo Salvini giocherà una partita molto importante. Leggi anche: "Non annaffiate i fiori, rovinate i microfoni". L'Hotel Metropol un nido di cimici Augusto Minzolini, nel suo retroscena sul Giornale, ha "intercettato" la confidenza di Casini: "Mi sa tanto che alla fine la Lega manderà un personaggio alla Moavero in Europa, per non rischiare di vedersi bocciare uno dei suoi". Uno dei suoi sarebbe Giancarlo Giorgetti, che si sarebbe sfogato proprio con l'ex democristiano: "Io sono indeciso perché non voglio mica farmi silurare in Europa. Ed è chiaro, guarda questa storia della Russia, che quelli lì ce la vogliono far pagare". Insomma, sullo scoop del sito americano Buzzfeed si agitano gli spettri dei servizi segreti Usa e in tanti, in Europa, non vedevano l'ora "di appiccicare ai leghisti la patente di inaffidabili, per impedirgli di ricoprire un ruolo strategico come il Commissario alla Concorrenza".