dopo la nugnes

M5s, la deputata Doriana Sarli: "Siamo in una dittatura dove tutto è gestito dal capo politico o dalla rete"

Caterina Spinelli

Il Movimento 5 Stelle sempre più scarno. Dopo le dimissioni della senatrice Paola Nugnes e l'espulsione di Veronica Giannone e Gloria Vizzini, è il turno di Doriana Sarli. "Siamo in una dittatura dove tutto è gestito dal capo politico o dalla rete. Una rete che ci vede tutti associati in un'associazione di cui non si conoscono volti e nomi degli altri associati... è pericoloso", dichiara la deputata grillina ad Adnkronos. La Sarli non usa mezzi termini: "Penso che un gruppo politico debba discutere al suo interno. Confrontandosi su temi e modalità, proprio con chi la pensa diversamente. Penso che espulsioni senza neanche un dibattito interno rappresentino un atteggiamento antitetico con il mio concetto di democrazia". La pentastellata fa riferimento alle colleghe Giannone e Vizzini, con cui ha condiviso finora un percorso comune nella battaglia contro il decreto Sicurezza. Leggi anche: Paola Nugnes dice addio a Di Maio: le pesanti accuse su chi controlla il partito Proprio la loro campagna concretizzata con l'assenza tra i banchi di Montecitorio in occasione del voto finale al decreto di Matteo Salvini ha spinto i vertici del Movimento a dar loro "il buon servito". Per ora la Sarli non è ancora stata espulsa, ma può essere solo una questione di tempo. "Tutto dipenderà dalla volontà di chi controlla le redini del partito. Si dice che la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Non credo che il Movimento abbia dato una giusta interpretazione a questo principio costituzionale" ha concluso senza indugi.