L'analisi

Francesca Donato, la profezia su Matteo Salvini: "Così possono sparire Berlusconi e Meloni"

Gino Coala

I risultati dei ballottaggi in Sicilia secondo l'economista Francesca Donato, costringono il centrodestra ad accettare una verità, in qualche modo già anticipata con il primo turno delle elezioni Amministrative: "In Sicilia, come nel resto del Paese, il centrodestra senza la Lega non è competitivo o non esiste". La Donato, candidata alle Europee con la Lega nella circoscrizione delle Isole e leader di Progetto Eurexit ha preso in esame alcuni casi che fanno da esempi lampanti sull'errore del centrodestra di correre diviso nell'isola siciliana: "A Caltanissetta la conventio ad excludendum nei confronti della Lega scattata già nella fase preparatoria delle elezioni consegna la città al M5s, mentre a Gela e Mazara del Vallo nonostante gli ottimi risultati di Giuseppe Spata e Giorgio Randazzo prevalgono per un soffio schemi consociativi che nulla hanno a che vedere con il centrodestra". A pochi giorni della Europee, la Donato non ha dubbi sull'effetto di riequilibrio che il voto del 26 maggio riporterà nella coalizione: Sono convinta che dopo i risultati positivi delle liste della Lega nelle amministrative siciliane, il grande consenso che registreremo alle europee renderà più chiara la scelta da compiere: o con Salvini per costruire il centrodestra del buonsenso e della sovranità nazionale o con il Pd per provare a salvare qualcosa di una stagione che i siciliani e gli italiani tutti desiderano archiviare".