Guerra senza quartiere

Luigi Di Maio sventola le manette contro Salvini: "Avete visto gli arresti?". Sgancia la bomba

Giulio Bucchi

"La Lega ci provoca? Problemi loro ragazzo, sono nervosi, non rispondiamo". Luigi Di Maio predica calma ai suoi, indicando come priorità del Movimento 5 Stelle "numeri, export, investimenti". L'agenda politica di governo si mescola velenosamente con la campagna elettorale, e un retroscena del Corriere della Sera, oltre a fotografare la tensione crescente tra gli ormai quasi ex alleati dopo il caso Siri certifica anche la sfida quotidiana tra grillini e leghisti. Leggi anche: "Scissione? Mai dire mai". Di Maio, un siluro dal cuore del M5s  Il nuovo fronte, nei piani di Di Maio, sarà la "ripresa al Nord". Tradotto: andare a rubare voti nelle regioni settentrionali, roccaforte leghista e tallone d'Achille elettorale del Movimento. "L'attenzione agli imprenditori è importante, vogliono essere ascoltati e hanno ragione - spiega il vicepremier pentastellato -. Non stiamo a impicciarci sull'ideologia come fa Salvini, troviamo dei punti di incontro basta che si facciano le cose e che si abbassino le tasse". Stessi argomenti della Lega, ma rovesciati a uso e consumo della guerra contro Matteo Salvini. "L'Italia ha bisogno del M5s - carica i suoi Di Maio dopo aver sentito i clic delle manette -, abbiamo visto gli arresti recenti, il caso Siri, anche la Lega ha le sue rogne".