Guerra senza quartiere
Luigi Di Maio sventola le manette contro Salvini: "Avete visto gli arresti?". Sgancia la bomba
"La Lega ci provoca? Problemi loro ragazzo, sono nervosi, non rispondiamo". Luigi Di Maio predica calma ai suoi, indicando come priorità del Movimento 5 Stelle "numeri, export, investimenti". L'agenda politica di governo si mescola velenosamente con la campagna elettorale, e un retroscena del Corriere della Sera, oltre a fotografare la tensione crescente tra gli ormai quasi ex alleati dopo il caso Siri certifica anche la sfida quotidiana tra grillini e leghisti. Leggi anche: "Scissione? Mai dire mai". Di Maio, un siluro dal cuore del M5s Il nuovo fronte, nei piani di Di Maio, sarà la "ripresa al Nord". Tradotto: andare a rubare voti nelle regioni settentrionali, roccaforte leghista e tallone d'Achille elettorale del Movimento. "L'attenzione agli imprenditori è importante, vogliono essere ascoltati e hanno ragione - spiega il vicepremier pentastellato -. Non stiamo a impicciarci sull'ideologia come fa Salvini, troviamo dei punti di incontro basta che si facciano le cose e che si abbassino le tasse". Stessi argomenti della Lega, ma rovesciati a uso e consumo della guerra contro Matteo Salvini. "L'Italia ha bisogno del M5s - carica i suoi Di Maio dopo aver sentito i clic delle manette -, abbiamo visto gli arresti recenti, il caso Siri, anche la Lega ha le sue rogne".