Vicepremier-coltelli

Luigi Di Maio frigna con Matteo Salvini: "Mi accoltelli alle spalle". La risposta con cui lo fulmina

Davide Locano

Con il passare dei minuti emergono ulteriori dettagli sul Consiglio dei Ministri di martedì sera, quello in cui è stato stralciato il salva-Roma, mossa con cui Matteo Salvini ha fatto perdere la testa a Giuseppe Conte e grillini. Lo scontro in maggioranza non è stato mai così furibondo, col premier che urla addosso al leghista prendendo sfacciatamente le parti di Luigi Di Maio, altro che avvocato del popolo. Già, Di Maio, protagonista di un'ultima grottesca piroetta: prima annuncia in pompa magna la sua assenza per fare uno sgarbo alla Lega. Poi quando comprende che così stava suicidandosi, lasciando la possibilità di fare a Salvini quel che voleva, si è fiondato al CdM. Così, alle 21, il capetto grillino arrivò. E subito ha attaccato Salvini, così come il M5s sta facendo da settimane, soprattutto dopo l'esplosione del caso Armando Siri: "Per un tuo capriccio penalizzi i romani. Ti comporti in modo allucinante. Mi accoltelli alle spalle, ma andrai a sbattere". Insomma, Di Maio è ormai talmente convinto delle sue panzane da arrivare ad affermare, stando alla ricostruzione di Repubblica, che Salvini lo "accoltella alle spalle", quando le coltellate le stanno tirando da settimane lui e la sua banda con le cinque stellette. Fulminante la replica del ministro dell'Interno: "Continua così, parla quanto ti pare, ma tanto questa norma, così com'è, non passerà mai". Fine dei giochi. Aria pesantissima. La sensazione è che la fine della parabola gialloverde sia imminente. Leggi anche: "C'è di mezzo la mafia": Di Maio, ultima schifezza contro Salvini