Ai ferri corti
Luigi Di Maio, ridicolo crollo nervoso contro Salvini: "Lega abbagliata dal potere, vogliono tutto"
Luigi Di Maio vive ormai da accerchiato all'interno del governo, va a caccia di nemici così da poter spiegare più facilmente perché non riesce a ottenere quanto promesso. L'ultimo bersaglio del vicepremier grillino sono i leghisti e Matteo Salvini, accusati in un retroscena di Repubblica di essere "abbagliati dal potere". Di Maio ha scoperto quanto fosse difficile convincere il ministro dell'Economia a firmare il decreto per i truffati delle banche contro il parere di Tria. Era anche circolata l'indiscrezione che voleva il ministro sostituito nel caso in cui si fosse opposto ancora a quel provvedimento, una voce secondo Di Maio messa in giro dai leghisti: "Sono loro che vogliono far fuori il ministro dell'Economia. E lo fanno solo per una questione di potere". Leggi anche: Conte getta la maschera, retroscena: la frase sfuggita su truffati e banche, una vergogna politica Durante l'ultimo Consiglio dei ministri, Di Maio ormai stremato ha confidato ai suoi di essere arrivato ai ferri corti con i leghisti: "Hanno l'ossessione del comando, davvero non li capisco. Mi ricordano Renzi e Berlusconi". Ora che l'attacco contro Tria è fallito, con il fango lanciato per giorno sul ministro a proposito della sua collaboratrice Claudia Bugno e del figliastro, la strategia grillina punta a scaricare ogni responsabilità agli alleati della Lega. Nella nuova e insistente ricostruzione grillina, sono stati i leghisti ad aver cercato l'incidente diplomatico. Quel che può accadere adesso non lo sa nessuno nella cerchia ristretta di Di Maio, che ancora non si spiega quale sia la strategia di Salvini e Giancarlo Giorgetti. Il sospetto più forte nel M5s è che le ultime vicende siano solo le premesse per un rimpasto di governo dopo le elezioni Europee. Se i dati degli ultimi sondaggi saranno confermati, sarà difficile impedire ai leghisti di rimettere mani agli equilibri all'interno del governo.