Zittito l'urlatore

Alessandro Di Battista umiliato da M5s e Luigi Di Maio dopo il video: cacciato, con chi lo rimpiazzano

Davide Locano

Ci ha messo un mese e mezzo, Alessandro Di Battista. Un mese e mezzo di "riflessioni" prima di rompere il silenzio e annunciare che no, non correrà con il M5s alle elezioni Europee. Insomma, qualcuno glielo aveva pur chiesto e lui ha declinato. Sempre più distante dai grillini, l'urlatore Dibba. Nella sua diretta Facebook, poi, i consueti deliri: attacca Matteo Salvini che sarebbe il nuovo "idolo" della stampa, rimprovera a Luigi Di Maio troppa timidezza in politica estera (lui, il sostenitore di Maduro), quindi svela che si dedicherà alla falegnameria, iscrivendosi a un bel corso. Inoltre, ovviamente, continuerà a racimolare qualche soldino scrivendo per la casa editrice del Fatto Quotidiano, l'house organ grillino diretto da Marco Travaglio. Leggi anche: "Chi è davvero": Beppe Grillo massacra Luigi Di Maio Fin qui i contenuti del suo "imperdibile" video. E le reazioni? Eccoci al punto: poche, pochissime. Soprattutto da parte dei grillini. Si parla sia dei parlamentari sia dei siti della galassia pentastellata: il tanto atteso annuncio di Di Battista è passato completamente sotto traccia, quasi inosservato, come mette in evidenza il Corriere della Sera che si è preso la briga di scandagliare il web. Dibba accolto dal gelo siderale, insomma. Tanto che, si sussurra, Di Maio starebbe già pensando a come e con chi rimpiazzarlo come frontman-urlatore in piazza per la campagna elettorale per le elezioni Europee. E tutti gli indizi porterebbero a Gianluigi Paragone, il senatore grillino che, ad oggi, ambisce alla guida della Commissione d'inchiesta sulle banche alla quale, però, difficilmente arriverà.