La battaglia

Commissione banche, Sergio Mattarella firma e avverte: "Nessun controllo sul credito"

Davide Locano

E alla fine Sergio Mattarella firmò. Il presidente della Repubblica ha inviato ai Presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Casellati, e della Camera dei Deputati, Roberto Fico, una lettera con cui, annuncia l’avvenuta promulgazione della della legge sull’istituzione di una Commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Ma oltre alla firma arrivano delle parole pesantissime. Mattarella nella missiva ricorda che "l’ambito dei compiti attribuiti alla Commissione - a differenza di quella istituita nella precedente Legislatura - non riguarda l’accertamento di vicende e comportamenti che hanno provocato crisi di istituti bancari o la verifica delle iniziative assunte per farvi fronte, ma concerne - insieme al sistema bancario e finanziario nella sua interezza - tutte le banche, anche quelle non coinvolte nella crisi e che svolgono con regolarità la propria attività". Leggi anche: "Ha osservato attonito": il retroscena su Mattarella E ancora: "Non è in alcun modo in discussione, ovviamente il potere del Parlamento di istituire commissioni di inchiesta in settori della vita istituzionale, economica o sociale, tenendo conto, peraltro, dei limiti all’attività delle commissioni derivanti dalla Costituzione e puntualmente indicati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale". Il presidente della Repubblica prosegue sottolineando come "non può, tuttavia, passare inosservato che, rispetto a tutte le banche, e anche agli operatori finanziari, questa volta viene, tra l’altro, previsto che la Commissione possa analizzare la gestione degli enti creditizi e delle imprese di investimento. Queste indicazioni, così ampie e generali, non devono poter sfociare in un controllo dell’attività creditizia, sino a coinvolgere le stesse operazioni bancarie, ovvero dell’attività di investimento nelle sue varie forme", conclude il Capo dello Stato.