Tonfo in Basilicata

Alessandro Di Battista, Gianluigi Paragone e la coltellata a Luigi Di Maio: "Oggi, al Movimento..."

Gino Coala

La pancia del Movimento Cinque Stelle è sempre più esasperata dopo l'ultimo tracollo elettorale in Basilicata, al punto da invocare addirittura il ritorno di Alessandro Di Battista alla guida del Movimento. A farsi portavoce del sentimento sempre più deluso degli attivisti pentastellati è il senatore Gianluigi Paragone che sta girando l'Italia con il "Dignità tour", tastando il polso sempre più debole del partito grillino. Leggi anche: Di Battista, fine oscena: "Diverso da me, tutti sanno che...". Di Maio lo liquida in una riga Quando verso sera arrivano i primi dati sul voto in Basilicata, Paragone non può trattenere lo sfogo contro gli errori commessi finora da Luigi Di Maio e dalla Casaleggio & Co. che stanno condannando il M5s a una figuraccia dopo l'altra: "È stato un errore tenere fuori Alessandro Di Battista - dice il senatore -. Deve tornare al nostro fianco e combattere con noi. Perché stiamo diventando forza di sistema". Il pessimismo tra le fila grilline sta prendendo il sopravvento, e peggio va quando si scopre che la sconfitta in Basilicata è ben peggiore di quanto previsto. Le ripercussioni di questo risultato non potranno che riflettersi sul governo, la cui tenuta secondo Paragone è sempre più a rischio. A voler staccare la spina all'esecutivo, però, dovrebbero essere gli stessi grillini, secondo il senatore giornalista, per il loro bene: "E non basta fare il compitino - ha poi aggiunto Paragone -, dobbiamo tornare a essere tsunami come una volta. Siamo tutti colpevoli di questa deriva. Dobbiamo fare un tagliando e cambiare tutto. Se non siamo capaci, beh allora scansiamoci. Non vale la pena andare avanti così, con questo governo".