L'indiscrezione

L'indiscrezione dal Palazzo: "La Cancellieri si dimette dopo il voto sulla stabilità"

Ignazio Stagno

Il ministro Annamaria Cancellieri oggi martedì 5 novembre, parlerà in Aula e dovrà difendersi dalle accuse per quella telefonata "pro" Giulia Ligresti che ha fatto tanto discutere negli ultimi giorni. Il percorso della "mini crisi" sulla poltrona del ministro è abbastanza lineare. Pd e Pdl in un primo momento hanno comunque messo Letta con le spalle al muro chiedendo un chiarimento (e alcuni anche la testa) della Cancellieri. Poi il premier e il Colle hanno blindato di fatto la Cancellieri e così i dem e gli azzurri hanno sotterrato l'ascia dando al Guardasigilli l'opportunità di riferire in Parlamento, evitando strappi e dimissioni affrettate. Dopo che il ministro avrà chiarito la sua posizione in Parlamento, dovrebbe restare al suo posto. L'indiscrezione - Ma a questo punto secondo, alcune indiscrezioni rilanciate da Dagospia, potrebbe esserci un ribaltamento dello scenario. Il piano sarebbe stato studiato dal Colle con l'appoggio di palazzo Chigi. Il giro di boa è la legge di stabilità. Prima del voto della manovra il governo vuole mettersi al riparo da qualunque terremoto che potrebbe farlo cascare. Allora, sempre secondo Dagospia, la Cancellieri resterà al suo posto, ma solo per altre due settimane. Proprio il tempo di arrivare al voto sulla legge di stabilità. Incassato il sì alla manovra, allora si potranno riaprire le danze e i valzer di rimpasto di governo. A quel punto la Cancellieri potrebbe dimettersi sua sponte, di sua volontà, facendo un passo indietro e concedendo a Letta un rimpasto di governo. In questo caso il governo sarebbe al sicuro, la manovra pure, e la Cancellieri potrebbe uscire a testa alta con dimissioni volontarie e senza una sfiducia. Un piano che secondo i rumors avrebbe convinto anche Giorgio Napolitano.