Il retroscena

Guido Crosetto e il golpe del 2011: "Vi spiego perché Silvio Berlusconi è stato disarcionato"

Cristina Agostini

Vorrei una politica che guardi alle prospettive, alle grandi visioni" e "soltanto questa politica ti fa diventare una grande nazione". Guido Crosetto, in una intervista a Il Tempo, dopo aver dato le dimissioni dall'aula si dice "moderatamente pessimista. Anche se dal 1992 in avanti non mi pare sia quella la direzione". Il berlusconismo "aveva la consapevolezza delle scelte proiettate nel futuro. Io sono convinto che lui (Silvio Berlusconi, ndr) sia stato disarcionato dal governo perché ci stava portando alla totale indipendenza energetica. Ma in certi frangenti è mancato il coraggio". Come durante "lo scontro con i sindacati, nel 2002", "in ballo c'era la riforma dell'articolo 18. Berlusconi non andò fino in fondo. Diversamente da quanto fece anni dopo Renzi. Ma anche il governo attuale ha fondamentalmente più coraggio". Ma nel 2011, l'anno del golpe, non fu una questione di coraggio: "Con quella crisi dello spread, c'è ben poco da fare". Leggi anche: Crosetto, addio con bomba: "Inutile girarci intorno". Berlusconi fuori dai giochi, la frase che lo cancella