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Autonomia: prof. Bertolissi (Veneto), 'non disarticola il Paese' (2)
(AdnKronos) - Quindi, per il consulente della Regione Veneto "In ottavo luogo, mina l’unità e indivisibilità della Repubblica il criterio della spesa storica, fonte di inefficienze, sperpero di pubblico denaro e di irresponsabilità, cui non si è mai voluto derogare. In nono luogo, è bene che il Parlamento discuta: di numeri, di cose fatte e non fatte, di risultati, di tutele realizzate e no, dopo aver riscontrato se è ancora vero che esistono – come scriveva Livio Paladin nel 1976 – “Regioni di avanguardia… Regioni collocate nel mezzo” e Regioni di “retroguardia”, alla luce del principio di responsabilità. C’è da chiedersi: perché mai non se ne è parlato in passato e si è atteso l’impulso del Veneto?". "In decimo luogo – continua – l’interesse nazionale è messo in pericolo da chi non è stato in grado di svolgere una attività di buon governo e di buona amministrazione: pure in questo caso, alla luce di una disposizione costituzionale chiarissima, quale è l’art. 97". "Infine, mi pare che la volontà di forzare e far leva sul Presidente della Repubblica, che è autorevolissimo custode della Costituzione e che mai si è espresso sulla materia, appaia come un maldestro e miserevole tentativo. E’ un po’ come pensare di avere l’arbitro che gioca con la tua squadra. Speculare sulla correttezza del Capo dello Stato appare irrituale, soprattutto se a esprimersi sono autorevoli costituzionalisti. Forse pensano che al Quirinale abbiano momenti di distrazione…", conclude.